Date published: 2025-9-12

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NBPF10 Inibitori

Gli inibitori NBPF10 più comuni includono, a titolo esemplificativo, Staurosporine CAS 62996-74-1, LY 294002 CAS 154447-36-6, Rapamicina CAS 53123-88-9, PD 98059 CAS 167869-21-8 e U-0126 CAS 109511-58-2.

Gli inibitori chimici di NBPF10 comprendono diversi composti che hanno come bersaglio enzimi chiave e vie di segnalazione coinvolte nella regolazione e nell'attività della proteina. La staurosporina è un potente inibitore della protein-chinasi in grado di impedire la fosforilazione di NBPF10, determinandone l'inibizione funzionale. Analogamente, LY294002 e Wortmannin inibiscono entrambi le fosfoinositide 3-chinasi (PI3K), enzimi che, in seguito all'inibizione, riducono lo stato di fosforilazione delle proteine all'interno della via PI3K, compresa potenzialmente NBPF10. Ciò comporta la perdita dell'attività di NBPF10 legata alla segnalazione della chinasi. La rapamicina inibisce direttamente il bersaglio meccanico della rapamicina (mTOR), una molecola centrale di una via di cui NBPF10 potrebbe far parte. L'inibizione di mTOR da parte della rapamicina può sopprimere il coinvolgimento di NBPF10 in questa via, inibendone di fatto la funzione.

Inoltre, PD98059 e U0126 inibiscono selettivamente la mitogeno-attivata protein chinasi chinasi (MEK), che agisce a monte della via MAPK/ERK, una via che può influenzare la funzione di NBPF10. L'inibizione di MEK da parte di questi composti può portare a una riduzione dell'attività di NBPF10 se è un componente a valle di questa via. SB203580 e SP600125 hanno come bersaglio rispettivamente la p38 MAPK e la c-Jun N-terminal kinase (JNK), entrambe facenti parte di vie di segnalazione attivate dallo stress. L'inibizione di queste chinasi può portare a una diminuzione dell'attività di NBPF10 se la funzione di NBPF10 è regolata da queste vie. La tricostatina A inibisce le istone deacetilasi (HDAC), alterando potenzialmente lo stato di acetilazione degli istoni in prossimità della proteina NBPF10 e quindi inibendone l'attività. MG132 inibisce il sistema ubiquitina-proteasoma, determinando un accumulo di proteine NBPF10 mal ripiegate o aberranti, soggette a degradazione. L'alsterpaullone inibisce le chinasi ciclina-dipendenti che, se coinvolte nella fosforilazione di NBPF10, determinerebbero una diminuzione dell'attività di NBPF10 in seguito all'inibizione. Infine, la bisindolilmaleimide I ha come bersaglio la proteina chinasi C e l'inibizione di questo enzima può portare a una diminuzione dell'attività di NBPF10 se la proteina chinasi C è coinvolta nell'attivazione o nella stabilizzazione di NBPF10. Ogni sostanza chimica ha un meccanismo d'azione unico, ma converge verso l'inibizione di NBPF10 interferendo con le sue chinasi regolatrici e le vie correlate.

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