Date published: 2025-9-21

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HPV 18-E7 Attivatori

I comuni attivatori dell'HPV 18-E7 includono, ma non solo, la Ionomicina CAS 56092-82-1, il PMA CAS 16561-29-8, la Forskolina CAS 66575-29-9, l'Acido okadaico CAS 78111-17-8 e la Caliculina A CAS 101932-71-2.

funzioni oncogene dell'HPV 18-E7 attraverso varie vie di segnalazione cellulare e meccanismi di regolazione. La Ionomicina e la Tapsigargina, ad esempio, aumentano i livelli di calcio intracellulare, attivando le chinasi calcio-dipendenti che possono far deragliare i normali meccanismi di regolazione della cellula, integrando la capacità dell'HPV 18-E7 di degradare le proteine soppressorie del tumore. Altri attivatori, come il Phorbol 12-myristate 13-acetate (PMA) e la Bryostatin 1, modulano l'attività della protein-chinasi C, portando a modelli di fosforilazione alterati di proteine chiave nella regolazione del ciclo cellulare, facilitando così la capacità dell'HPV 18-E7 di interrompere la proliferazione cellulare controllata. L'innalzamento dei livelli di cAMP da parte della forskolina attiva la PKA, aiutando potenzialmente l'HPV 18-E7 a promuovere la progressione del ciclo cellulare dalla fase G1 alla fase S, mentre l'inibitore del proteasoma MG132 potrebbe creare un ambiente cellulare maturo per l'HPV 18-E7 per sovvertire ulteriormente i checkpoint del ciclo cellulare causando un accumulo di proteine regolatrici.

Attivatori come l'acido okadaico e la calicolina A inibiscono le fosfatasi proteiche PP1 e PP2A, mantenendo un paesaggio fosforilato all'interno della cellula che può favorire l'attività dell'HPV 18-E7 nella sua interferenza con il controllo del ciclo cellulare. La staurosporina, nonostante la sua ampia inibizione delle chinasi, potrebbe paradossalmente sostenere l'attività oncogenica dell'HPV 18-E7 modulando l'ambiente di segnalazione cellulare. L'epigallocatechina gallato (EGCG) esercita la sua influenza inibendo varie chinasi, potenzialmente spostando le vie di segnalazione per favorire la disregolazione del ciclo cellulare indotta dall'HPV 18-E7. L'acido retinoico, che influisce sulla differenziazione e sulla proliferazione cellulare, potrebbe inavvertitamente favorire la capacità dell'HPV 18-E7 di manipolare questi processi cellulari a scopo oncogeno. Infine, l'apporto di solfato di zinco potrebbe indirettamente favorire la replicazione delle cellule infettate dall'HPV 18-E7 assicurando la disponibilità di zinco, un elemento cruciale per la sintesi del DNA e la divisione cellulare, aiutando così l'oncoproteina virale nella sua attività patogena.

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