Lithium Chloride (CAS 7447-41-8)

Il cloruro di litio è un alogenuro metallico antivirale utilizzato in una varietà di saggi per studiare il destino delle cellule e la neurobiologia. Negli embrioni di Xenopus in via di sviluppo, si è osservato che il cloruro di litio esercita un'inibizione della GSK-3beta (glicogeno sintasi chinasi-3beta), ma non risulta essere un inibitore generale di altre protein-chinasi. Queste osservazioni possono avere implicazioni per il cloruro di litio sulla determinazione del destino cellulare in diversi organismi, tra cui Xenopus e Dictyostelium. Inoltre, in cellule trasfettate di ovaio di criceto cinese (CHO) stimolate con angiotensione II (Ang II), si è notato che il cloruro di litio aumenta la produzione di inositolo trifosfato. Le proprietà antivirali del cloruro di litio sono state notate in uno studio che ha dimostrato che il composto inibisce l'infezione del virus della pseudorabis in vitro. Nella Drosophila è stato osservato che nel sistema nervoso il cloruro di litio può avere un effetto sul metabolismo degli aminoacidi. Inoltre, in colture di cellule gliali primarie, è stato osservato che il cloruro di litio fornisce protezione contro l'eccitotossicità da glutammato, riducendo potenzialmente l'mRNA NR1, la principale subunità del recettore N-metil-D-aspartato (NMDAR) nelle cellule.