Gli inibitori chimici della fosfatasi delle catene leggere della miosina (MYLPF) possono regolare efficacemente l'attività di questa proteina attraverso vari meccanismi molecolari. La bisindolilmaleimide I e la chelerythrina sono entrambi potenti inibitori della proteina chinasi C (PKC), essenziale per la fosforilazione delle catene leggere di miosina, un passaggio necessario affinché la MYLPF eserciti i suoi effetti. Bloccando la PKC, questi inibitori determinano una diminuzione della fosforilazione e della conseguente attivazione della miosina, riducendo così la capacità di MYLPF di agire su queste proteine. Analogamente, anche Gö 6976, inibendo selettivamente isoforme specifiche di PKC, contribuisce a una diminuzione della fosforilazione della catena leggera della miosina, con conseguente riduzione dell'attività di MYLPF. Inoltre, la calicolina A altera la funzione di MYLPF per una via diversa: inibisce le fosfatasi proteiche PP1 e PP2A, responsabili della de-fosforilazione delle catene leggere di miosina, impedendo così a MYLPF di attivare questi bersagli molecolari.
Un'ulteriore modulazione dell'attività di MYLPF si ottiene attraverso l'inibizione delle chinasi che regolano lo stato di fosforilazione delle proteine che interagiscono con MYLPF. Y-27632 e HA-1077 (Fasudil) hanno entrambi come bersaglio la Rho-associated protein kinase (ROCK), che fosforila e attiva la fosfatasi della catena leggera di miosina, determinando un aumento della fosforilazione della catena leggera di miosina. Inibendo ROCK, queste sostanze riducono indirettamente l'attività di MYLPF. L'H-1152 è un inibitore più potente di questa categoria, che agisce sulla stessa via per ridurre l'attività di MYLPF. ML-7 e ML-9, invece, inibiscono la chinasi delle catene leggere di miosina (MLCK), che fosforila direttamente le catene leggere di miosina; la loro inibizione determina una diminuzione della fosforilazione da parte di MLCK e quindi una riduzione dell'attività di MYLPF. KT-5823 ostacola la funzione della protein chinasi G (PKG), che svolge anch'essa un ruolo nella fosforilazione della subunità legante la miosina di MYLPF, determinando una diminuzione dell'attività di MYLPF. Infine, W-7 e KN-93 agiscono sulla via calcio-calmodulina, con W-7 che agisce come antagonista della calmodulina e KN-93 che inibisce specificamente la proteina chinasi II calcio/calmodulina-dipendente (CaMKII), culminando in una ridotta fosforilazione delle catene leggere della miosina, che a sua volta diminuisce l'attività di MYLPF.
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