Gli inibitori chimici di SR-α comprendono una serie di composti che interrompono vari processi cellulari essenziali per la funzione della proteina. La cicloeximide colpisce direttamente il macchinario di sintesi proteica, riducendo così la produzione di SR-α insieme ad altre proteine cellulari. Questa inibizione indiscriminata della sintesi proteica assicura che i livelli di SR-α siano tenuti sotto controllo all'interno della cellula. Analogamente, la brefeldina A interrompe la via secretoria inibendo il trasporto dal reticolo endoplasmatico (ER) all'apparato di Golgi. Questa interruzione può impedire la corretta localizzazione ed elaborazione di SR-α, poiché la sua attività dipende dal corretto traffico all'interno della cellula. La monensina, agendo come ionoforo, altera i livelli di pH intracellulare e interferisce con la funzione del Golgi, con conseguente errata localizzazione e inibizione funzionale di SR-α, che dipende dal Golgi per la maturazione e il traffico.
La tunicamicina blocca la glicosilazione N-linked, una modificazione post-traduzionale che può essere cruciale per il corretto ripiegamento e la stabilità di SR-α. Senza una corretta glicosilazione, SR-α può essere reso non funzionale. La deossinojirimicina e la castanospermina inibiscono entrambi gli enzimi glicosidasi, coinvolti nell'elaborazione delle glicoproteine, portando potenzialmente all'accumulo di forme mal ripiegate o instabili di SR-α che non sono in grado di svolgere il loro ruolo cellulare. La swainsonina ha come bersaglio la mannosidasi II, con esiti simili in quanto influisce sull'elaborazione delle glicoproteine. La tapsigargina altera l'omeostasi del calcio inibendo SERCA, che può influire sulla funzione di SR-α a causa della potenziale dipendenza della proteina dalla segnalazione del calcio per la sua attività. La cerulenina, che inibisce la sintasi degli acidi grassi, può alterare la sintesi dei lipidi e la composizione della membrana, influenzando così la localizzazione e la funzione di proteine associate alla membrana come SR-α. La filippina interagisce con il colesterolo nella membrana, disturbando i domini della zattera lipidica e potenzialmente inibendo la corretta localizzazione e funzione di SR-α. La clorochina, aumentando il pH degli endosomi e dei lisosomi, può influire sul riciclo endocitico di SR-α, determinandone l'inibizione funzionale e impedendone il corretto trafficking verso le sedi cellulari necessarie. Infine, l'oligomicina inibisce l'ATP sintasi, riducendo i livelli di ATP nella cellula, necessario per numerosi processi ATP-dipendenti, compresi quelli che coinvolgono SR-α, inibendo così la sua funzione, privandola della valuta energetica essenziale necessaria per la sua attività.
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