Gli inibitori chimici di FAM160A1 funzionano attraverso vari meccanismi per interrompere la normale regolazione del ciclo cellulare e altri processi cellulari. L'alsterpaullone, un inibitore della chinasi ciclina-dipendente (CDK), impedisce l'attività delle CDK, che sono fondamentali nella progressione del ciclo cellulare. L'inibizione di queste chinasi da parte dell'alsterpaullone può portare all'arresto del ciclo cellulare, influenzando così le funzioni associate a FAM160A1. Analogamente, la roscovitina ha come bersaglio CDK1, CDK2 e CDK9, componenti integrali della regolazione del ciclo cellulare. Ostacolando queste chinasi, la roscovitina può influire direttamente sulla funzionalità di FAM160A1. L'olomoucina, con la sua inibizione selettiva di CDK1, CDK2 e CDK5, può interrompere il controllo del ciclo cellulare e di conseguenza l'attività di FAM160A1. Il flavopiridolo inibisce ampiamente le CDK, determinando un arresto del ciclo cellulare in vari punti, che può influire sulle funzioni cellulari che coinvolgono FAM160A1. Il purvalanolo A, un altro inibitore, è noto per la sua potenza contro CDK1, CDK2 e CDK5 e, grazie a questa azione, può causare un blocco dell'attività di FAM160A1.
Inoltre, l'indirubina-3'-monoxima estende le sue proprietà inibitorie alle CDK e alla GSK-3beta, alterando le dinamiche del ciclo cellulare e la segnalazione cellulare, che può sopprimere la funzione di FAM160A1. I composti del paullone, tra cui l'alsterpaullone, hanno come bersaglio le CDK e sono in grado di interferire con le funzioni cellulari essenziali per l'attività di FAM160A1. Il butirrolattone I, selettivo per CDK2, può compromettere l'attività di FAM160A1 interrompendo le funzioni dipendenti dal ciclo cellulare. La 5-Iodotubercidina, che inibisce l'adenosina chinasi e una serie di altre chinasi, può interrompere le vie di segnalazione che coinvolgono FAM160A1. Il kenpaullone, avendo come bersaglio sia le CDK che la GSK-3beta, può interferire con vie di segnalazione e processi cellulari critici, inibendo FAM160A1. Milciclib, un inibitore multichinasico, può interferire con la progressione del ciclo cellulare e con altri processi essenziali per l'attività di FAM160A1. Infine, l'inibizione selettiva di ribociclib di CDK4/6, cruciale per la fase G1 del ciclo cellulare, può portare all'arresto del ciclo cellulare e alla conseguente inibizione delle funzioni di FAM160A1 che dipendono da questa fase.
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