L'USP36, membro della famiglia delle proteasi ubiquitina-specifiche, funziona come proteasi cisteina coinvolta nella deubiquitinazione delle proteine poliubiquitinate. Il suo ruolo noto comprende la deubiquitinazione e la stabilizzazione del fattore di trascrizione c-Myc, un'oncoproteina cruciale, upregolata in vari tipi di cancro umano. Inoltre, USP36 è implicato nella regolazione dell'autofagia, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alle sue funzioni cellulari. L'espressione elevata di USP36 si osserva in alcuni tumori del seno e del polmone, sottolineando la sua potenziale importanza nella tumorigenesi.
L'attivazione di USP36 comporta un'interazione dinamica con vari modulatori chimici che mirano a specifiche vie cellulari. Gli attivatori diretti, come Nutlin-3 e MLN4924, hanno un impatto sulla stabilizzazione di c-Myc interrompendo, rispettivamente, la via ubiquitina-proteasoma e la neddilazione. Gli attivatori indiretti, come la Rapamicina e la Clorochina, influenzano l'autofagia, regolando indirettamente l'USP36 attraverso la modulazione dei processi cellulari. Composti come JQ1 e C646 agiscono indirettamente su USP36 interferendo con la bromodomina o l'acetilazione degli istoni, influenzando l'espressione e la stabilità di c-Myc. L'attivazione di USP36 è strettamente legata alla regolazione di c-Myc e all'autofagia, evidenziando il suo ruolo nel mantenimento dell'omeostasi proteica e dei processi cellulari cruciali per lo sviluppo del cancro. La comprensione dei diversi meccanismi di attivazione di USP36 fornisce indicazioni sul suo potenziale come bersaglio e sull'intricata rete di vie che modula nella biologia del cancro.
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