Date published: 2025-10-12

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UTP11L Inibitori

I comuni inibitori di UTP11L includono, ma non solo, la Rapamicina CAS 53123-88-9, la Leptomicina B CAS 87081-35-4, il LY 294002 CAS 154447-36-6, la Staurosporina CAS 62996-74-1 e la Roscovitina CAS 186692-46-6.

Gli inibitori di UTP11L sono un insieme di composti chimici che ostacolano l'attività funzionale di UTP11L, una proteina coinvolta nella biogenesi dei ribosomi e nell'elaborazione dei pre-rRNA. La rapamicina, sopprimendo l'attività di mTOR, influisce indirettamente sul ruolo di UTP11L nell'assemblaggio dei ribosomi, data la sensibilità della biogenesi dei ribosomi ai segnali di crescita cellulare. Allo stesso modo, LY 294002 interrompe l'asse di segnalazione PI3K/AKT/mTOR, portando a una diminuzione della produzione di ribosomi e quindi influenzando indirettamente l'attività di UTP11L. La leptomicina B può causare la ritenzione di UTP11L all'interno del nucleo bloccando l'esportazione mediata da CRM1, riducendo potenzialmente la sua funzionalità se il trasporto nucleare-citoplasmatico è fondamentale per la sua azione. La staurosporina e la roscovitina contribuiscono a rafforzare l'effetto inibitorio, colpendo rispettivamente le vie delle chinasi e le chinasi ciclina-dipendenti, che potrebbero essere cruciali per il funzionamento ottimale o la corretta localizzazione di UTP11L.

Oltre a questi inibitori specifici delle vie, composti come l'actinomicina D e il 5-fluorouracile esercitano i loro effetti intercalando il DNA e interrompendo la sintesi dei nucleotidi, rispettivamente, il che può portare a un'ampia diminuzione dell'attività trascrizionale, riducendo indirettamente i livelli e la funzione di UTP11L. Il triptolide e il CX-5461 hanno come bersaglio specifico l'attività dell'RNA polimerasi, riducendo così la sintesi di rRNA e potenzialmente diminuendo il coinvolgimento di UTP11L nell'elaborazione dell'rRNA. BMH-21, attraverso il suo legame con la RNA polimerasi I, potrebbe portare a un risultato simile, diminuendo la disponibilità di substrato per l'elaborazione mediata da UTP11L. L'inibitore del proteasoma Bortezomib può influenzare indirettamente la funzione di UTP11L inducendo uno stress proteotossico e spostando le priorità cellulari da processi come la biogenesi dei ribosomi. Infine, gli acidi grassi Omega-3, grazie alla loro capacità di modulare la trasduzione del segnale e l'espressione genica, possono attenuare indirettamente la funzione di UTP11L influenzando i meccanismi di regolazione dell'assemblaggio dei ribosomi e della crescita cellulare.

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