Date published: 2025-9-11

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UGT3A2 Inibitori

I comuni inibitori di UGT3A2 includono, ma non sono limitati a, il cloruro di magnesio CAS 7786-30-3, il cloruro di emina CAS 16009-13-5, il probenecid CAS 57-66-9, l'acido niflumico CAS 4394-00-7 e il (±)-Sulfinpyrazone CAS 57-96-5.

Gli inibitori chimici di UGT3A2 comprendono una varietà di composti che interferiscono con l'attività dell'enzima attraverso meccanismi diversi. Il cloruro di magnesio può inibire l'UGT3A2 entrando in competizione con il cofattore metallico necessario all'enzima per svolgere la sua funzione di glucuronidazione, un processo attraverso il quale l'acido glucuronico si lega a una molecola di substrato. In modo simile, l'emina agisce come inibitore legandosi al gruppo eme integrato nella struttura di UGT3A2, inducendo un'alterazione dannosa per la normale funzione dell'enzima. Il probenecid, noto per la sua capacità di inibire vari enzimi, compete con i substrati dell'UGT3A2 nei loro siti di legame, ostacolando così la capacità dell'enzima di eseguire la glucuronidazione. Inoltre, l'androsterone, interagendo direttamente con il sito attivo dell'UGT3A2, può impedire l'accesso dei substrati, inibendo ulteriormente l'attività dell'enzima. L'acido niflumico contribuisce all'inibizione legandosi e alterando la conformazione del sito attivo di UGT3A2, che è fondamentale per l'attività dell'enzima.

Inoltre, il sulfinpirazone inibisce l'UGT3A2 attraverso un'inibizione competitiva, in cui compete direttamente con i substrati naturali dell'enzima, riducendo di fatto la sua capacità di glucuronizzazione. Il composto naturale crisina può legarsi all'UGT3A2, modificando potenzialmente la capacità di legare il substrato e l'attività dell'enzima. Analogamente, l'interazione dell'acido ellagico con l'UGT3A2 può modificare l'affinità dell'enzima per i substrati, inibendone la funzione. Il flavone è un altro inibitore che può diminuire l'attività di glucuronidazione di UGT3A2 competendo con i substrati naturali per il legame. L'atazanavir interferisce con la funzione dell'UGT3A2 legandosi al suo sito attivo e compromettendo il processo di glucuronidazione dell'enzima. L'indometacina agisce come inibitore attraverso un'inibizione competitiva con i substrati di UGT3A2. Infine, la 5-azacitidina può inibire l'UGT3A2 incorporandosi nel DNA e nell'RNA, con effetti a valle sull'espressione e sulla capacità funzionale dell'enzima. Ciascuna di queste sostanze chimiche può interrompere la capacità di UGT3A2 di svolgere il suo ruolo enzimatico, fungendo quindi da inibitori funzionali.

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