Gli inibitori di Slfn14, come la decitabina e il JQ1, agiscono sulla regolazione epigenetica e sui processi di rimodellamento della cromatina, portando potenzialmente ad alterazioni dei livelli di espressione di Slfn14. Composti come la curcumina esercitano i loro effetti influenzando l'attività dei fattori di trascrizione che possono regolare l'espressione di Slfn14. Gli inibitori delle molecole di segnalazione, tra cui SP600125, SB203580 e LY294002, possono modificare le reti di segnalazione intracellulare di cui Slfn14 può far parte, influenzando così la capacità di regolazione della proteina. Z-VAD-FMK, inibendo le caspasi, influisce sui processi apoptotici che potrebbero alterare l'ambiente cellulare in cui funziona Slfn14.
Inoltre, gli inibitori metabolici come il 2-Deossi-D-glucosio possono influire sullo stato energetico della cellula, il che potrebbe influenzare l'attività di Slfn14 se è sensibile alle variazioni dei livelli energetici cellulari. La rapamicina e il bortezomib intervengono in processi cellulari fondamentali come la sintesi proteica, l'autofagia e la proteostasi, portando potenzialmente a cambiamenti nell'abbondanza e nella funzione di Slfn14. La tapsigargina e la clorochina possono indurre risposte di stress e inibire il flusso autofagico, rispettivamente, che potrebbero alterare il contesto funzionale di Slfn14.
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