Gli inibitori chimici di RBM19 possono esercitare i loro effetti attraverso vari meccanismi che ostacolano diversi aspetti della funzione cellulare. Il paclitaxel, ad esempio, stabilizza i microtubuli e ne impedisce lo smontaggio, influenzando la formazione del fuso mitotico e, di conseguenza, la progressione del ciclo cellulare. Questa interruzione può avere un impatto sulla funzione di RBM19, soprattutto considerando il suo ruolo nell'organizzazione nucleolare e nella biogenesi dei ribosomi. Analogamente, la camptoteina, inibendo la topoisomerasi I, induce un danno al DNA durante la replicazione, che può influenzare il coinvolgimento di RBM19 nell'elaborazione dell'RNA ribosomiale. L'actinomicina D, nota per la sua capacità di legarsi al DNA nel complesso di iniziazione della trascrizione, inibisce l'allungamento dell'RNA da parte della RNA polimerasi, influenzando così potenzialmente la sintesi dell'rRNA e, indirettamente, la funzione di RBM19 nella formazione dei ribosomi.
L'afidicolina, un inibitore delle DNA polimerasi α e δ, arresta la replicazione del DNA, il che può interrompere la progressione del ciclo cellulare e inibire indirettamente le attività nucleari di RBM19. L'etoposide, che ha come bersaglio la topoisomerasi II, provoca rotture del filamento di DNA, influenzando potenzialmente il ruolo di RBM19 nella risposta cellulare al danno al DNA. Anche la mitomicina C, formando legami crociati all'interno del DNA, può causare il collasso della forcella di replicazione, influenzando indirettamente la funzione di RBM19 nella biogenesi dei ribosomi. La brefeldina A interrompe il trasporto tra il reticolo endoplasmatico e l'apparato del Golgi, portando a una perdita della funzione del Golgi, che può ostacolare il ruolo di RBM19 nell'assemblaggio dei ribosomi. La Rocaglamide, inibendo l'eIF4A, può diminuire la richiesta di sintesi proteica, il che può riflettere la necessità dell'attività di biogenesi ribosomica di RBM19. L'inibizione della calcineurina da parte della ciclosporina A influisce su NFAT, un fattore di trascrizione che regola i geni coinvolti nella biogenesi dei ribosomi, con potenziali implicazioni per RBM19. Anche l'inibizione della segnalazione di mTOR da parte della rapamicina, cruciale per la crescita cellulare e la biogenesi dei ribosomi, può influenzare la funzione di RBM19. U0126, inibendo MEK1/2 e quindi la via MAPK/ERK, può influenzare indirettamente il ruolo di RBM19 nella produzione di ribosomi. Infine, la leptomicina B ha come bersaglio l'esportazione nucleare delle proteine legandosi all'esportina 1, che potrebbe provocare l'accumulo nucleare di proteine e RNA ribosomiali, interrompendo le funzioni di RBM19 associate alla biogenesi dei ribosomi.
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Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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U-0126 | 109511-58-2 | sc-222395 sc-222395A | 1 mg 5 mg | $63.00 $241.00 | 136 | |
U0126 è un inibitore di MEK1/2, che porta all'inibizione del percorso MAPK/ERK. Questo percorso è coinvolto nella proliferazione e nella crescita cellulare e, inibendolo, U0126 può avere un impatto indiretto sul ruolo di RBM19 nella biogenesi dei ribosomi, poiché questi processi sono interconnessi. | ||||||
Leptomycin B | 87081-35-4 | sc-358688 sc-358688A sc-358688B | 50 µg 500 µg 2.5 mg | $105.00 $408.00 $1224.00 | 35 | |
La leptomicina B inibisce l'esportazione nucleare delle proteine legandosi all'esportina 1 (CRM1). Questa inibizione può provocare l'accumulo di proteine e RNA ribosomiali nel nucleo, interrompendo potenzialmente le funzioni di RBM19 nella biogenesi dei ribosomi attraverso un trasporto nucleocitoplasmatico alterato. |