Gli inibitori della p53RFP rappresentano una classe particolare di composti chimici progettati per modulare l'attività della proteina p53, un attore cruciale nella regolazione del ciclo cellulare e nella prevenzione della crescita cellulare incontrollata. La proteina p53 funge da soppressore tumorale orchestrando le risposte cellulari a fattori di stress come i danni al DNA. In alcune condizioni patologiche, tra cui il cancro, il normale funzionamento di p53 può essere compromesso, portando a una proliferazione cellulare incontrollata. Lo sviluppo di inibitori di p53RFP è nato dall'esigenza di regolare con precisione l'attività di p53, influenzando così potenzialmente il destino cellulare.
Gli inibitori della p53RFP comprendono una vasta gamma di molecole con un'affinità condivisa per la proteina p53. Questi inibitori funzionano legandosi a siti specifici della proteina p53, modulandone la conformazione o impedendone le interazioni con altri componenti cellulari. In questo modo, possono potenziare o attenuare l'attività della p53, a seconda degli obiettivi specifici della progettazione dell'inibitore. I ricercatori mirano a svelare gli intricati meccanismi attraverso i quali gli inibitori della p53RFP esercitano i loro effetti, decifrando le sfumature delle loro interazioni con la proteina p53. Questa classe di composti promette di far luce sulle vie di regolazione della p53 e può aprire la strada a nuove strategie di manipolazione delle risposte cellulari allo stress, influenzando potenzialmente il destino cellulare in diversi contesti fisiologici. L'esplorazione in corso degli inibitori della p53RFP segna un passo significativo nello svelare la complessità delle vie di segnalazione cellulare e le loro implicazioni per vari processi biologici.
| Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
Nutlin-3 | 548472-68-0 | sc-45061 sc-45061A sc-45061B | 1 mg 5 mg 25 mg | $56.00 $212.00 $764.00 | 24 | |
Interrompe l'interazione tra p53 e MDM2, portando alla stabilizzazione e all'attivazione di p53, che indirettamente può diminuire la sua disponibilità per alcune risposte cellulari. | ||||||
Roscovitine | 186692-46-6 | sc-24002 sc-24002A | 1 mg 5 mg | $92.00 $260.00 | 42 | |
Ha come bersaglio CDK2 e può impedire la fosforilazione di p53, influenzandone l'attività. | ||||||
2-Vinyl-4-quinazolinol | 91634-12-7 | sc-308709 | 250 mg | $143.00 | ||
Una piccola molecola che è stata identificata per riattivare la p53 mutante in determinati contesti, forse alterando le sue funzioni di controllo del ciclo cellulare. | ||||||
CP 31398 dihydrochloride | 259199-65-0 | sc-205270 sc-205270A | 10 mg 50 mg | $107.00 $425.00 | ||
Stabilizza la conformazione attiva di p53, il che potrebbe portare a un'inibizione paradossale dei suoi effetti a valle a causa di meccanismi di feedback. | ||||||
PRIMA-1MET | 5291-32-7 | sc-361295 sc-361295A | 10 mg 25 mg | $150.00 $319.00 | 5 | |
Un derivato di PRIMA-1, in grado di ripristinare la funzione wild-type di p53 mutante, con possibili effetti sui suoi normali ruoli regolatori. | ||||||