Gli inibitori di Myt1 costituiscono una classe di entità chimiche specificamente progettate per interagire con la chinasi Myt1 e ostacolarne la funzione, una proteina chinasi coinvolta nella regolazione della progressione del ciclo cellulare. La chinasi Myt1 è nota per fosforilare e inibire la chinasi ciclina-dipendente 1 (Cdk1), che è un attore chiave nella transizione dalla fase G2 del ciclo cellulare alla mitosi. Gli inibitori di Myt1 sono quindi caratterizzati dalla capacità di legarsi a questa chinasi, influenzando la sua attività di fosforilazione. La progettazione di tali inibitori implica una profonda comprensione della struttura molecolare e del meccanismo catalitico di Myt1, in modo da creare molecole che possano legarsi efficacemente al sito attivo o ai siti allosterici dell'enzima. L'interazione tra gli inibitori di Myt1 e la chinasi comporta in genere un preciso gioco di forze molecolari, come i legami idrogeno e le interazioni idrofobiche, che si traduce nella stabilizzazione della chinasi in una conformazione inattiva o nell'impedimento del legame con il substrato.
Il processo di scoperta e ottimizzazione degli inibitori di Myt1 è un'impresa sofisticata che combina elementi di biologia molecolare, biochimica e chimica. I ricercatori utilizzano una serie di metodi di screening ad alto rendimento per identificare i composti iniziali che mostrano attività inibitoria contro Myt1. Dopo l'identificazione di risultati promettenti, questi composti vengono ulteriormente perfezionati attraverso una serie di modifiche chimiche volte a migliorarne la selettività e la potenza contro la chinasi. Le tecniche di biologia strutturale, tra cui la cristallografia a raggi X e la modellazione computazionale, svolgono un ruolo fondamentale in questo processo di ottimizzazione, fornendo informazioni dettagliate sulle interazioni di legame tra l'inibitore e la chinasi. Ciò consente ai chimici di prendere decisioni informate su quali parti della molecola modificare per aumentare l'affinità di legame e ridurre al minimo le interazioni con altre chinasi, riducendo così il potenziale di effetti fuori bersaglio.
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| Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
2-allyl-1-(6-(2-hydroxypropan-2-yl)pyridin-2-yl)-6-(4-(4-methylpiperazin-1-yl)phenylamino)-1,2-dihydropyrazolo[3,4-d]pyrimidin-3-one | 955365-80-7 | sc-483196 | 5 mg | $340.00 | 1 | |
Wee1 è funzionalmente correlato a Myt1 ed entrambe le chinasi inibiscono l'attività CDK. Gli inibitori di Wee1, come Adavosertib e MK-1775, sono stati studiati per il loro potenziale di blocco dell'arresto del ciclo cellulare mediato da Myt1. | ||||||
Chrysin | 480-40-0 | sc-204686 | 1 g | $37.00 | 13 | |
La crisina è un composto flavonoide naturale che ha mostrato effetti inibitori sull'attività della chinasi Myt1. Può interferire con la regolazione del ciclo cellulare mediata da Myt1. | ||||||
Purvalanol A | 212844-53-6 | sc-224244 sc-224244A | 1 mg 5 mg | $71.00 $291.00 | 4 | |
Il purvalanolo A è un inibitore selettivo di CDK che influisce anche sull'attività di Myt1, determinando la modulazione del ciclo cellulare e l'inibizione della crescita delle cellule tumorali. | ||||||
Roscovitine | 186692-46-6 | sc-24002 sc-24002A | 1 mg 5 mg | $92.00 $260.00 | 42 | |
La roscovitina è un inibitore di CDK che può avere un impatto anche sull'attività di Myt1, portando potenzialmente a un'interruzione del ciclo cellulare. | ||||||
SU 9516 | 377090-84-1 | sc-222330 sc-222330A | 5 mg 25 mg | $122.00 $383.00 | 3 | |
SU9516 è una piccola molecola che è stata studiata per i suoi effetti inibitori su varie chinasi, tra cui Myt1 e CDK. | ||||||
Polo-like Kinase Inhibitor III | 660868-91-7 | sc-203202 | 500 µg | $107.00 | 1 | |
GW843682X è un potente inibitore di varie chinasi, tra cui Myt1 e CDK, ed è stato studiato per il suo potenziale impatto sulla progressione del ciclo cellulare. | ||||||