Gli inibitori dell'EDEM3, come classe chimica teorica, comprendono composti che inibiscono direttamente l'attività di trimming del mannosio dell'EDEM3 o modulano la capacità della via ERAD di gestire le glicoproteine mal ripiegate. Poiché l'inibizione diretta di EDEM3 non è stata stabilita, le sostanze chimiche elencate sono quelle che possono influenzare le vie e i processi associati alla funzione di EDEM3. Tra gli inibitori indiretti, la kifunensina, la swainsonina, la castanospermina e la 1-deossinojirimicina mirano a diversi aspetti dell'elaborazione dei glicani. Inibendo specifiche mannosidasi o glucosidasi, questi composti possono alterare la maturazione delle glicoproteine, incidendo così sui substrati che l'EDEM3 normalmente riconosce ed elabora. Questa alterazione può portare a un accumulo di proteine mal ripiegate, mettendo in discussione la capacità della via ERAD e influenzando indirettamente l'attività di EDEM3.
I modulatori della proteostasi come MG132 e eeyarestatin I possono causare un accumulo di proteine ubiquitinate, esacerbando lo stress ER e aumentando indirettamente il carico sulla funzione di EDEM3 all'interno della via ERAD. La tunicamicina e la brefeldina A interrompono la glicosilazione delle proteine e il traffico tra l'ER e l'apparato di Golgi, rispettivamente, il che può portare a un aumento del carico di proteine mal ripiegate che richiederebbero la degradazione mediata da EDEM3. Gli inibitori di EDEM3 sarebbero composti in grado di interferire con la sua funzione nella via ERAD, sia inibendo direttamente la sua attività mannosidasica sia influenzando il processo di degradazione delle glicoproteine mal ripiegate. Tuttavia, data la mancanza di inibitori specifici, possiamo considerare le sostanze chimiche che influenzano la via ERAD o i meccanismi di ripiegamento e degradazione delle proteine nel reticolo endoplasmatico (ER).
Items 41 to 11 of 11 total
Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
---|