Gli inibitori della βB3-cristallina si riferiscono a una classe di composti che interagiscono con la proteina βB3-cristallina, una delle cristalline presenti nel cristallino. Le cristalline sono una famiglia di proteine strutturali solubili in acqua che mantengono la trasparenza e le proprietà rifrattive del cristallino. La βB3-cristallina, in particolare, appartiene alla superfamiglia delle beta/gamma-cristalline e svolge un ruolo significativo nel mantenimento della trasparenza del cristallino attraverso le sue funzioni strutturali e le interazioni con altre proteine della lente. Gli inibitori che hanno come bersaglio la βB3-cristallina sono progettati per legarsi selettivamente a questa proteina e modulare la sua attività o stabilità. Il meccanismo preciso con cui questi inibitori interagiscono con la βB3-cristallina è caratterizzato dal legame della molecola dell'inibitore a siti specifici sulla cristallina, che potrebbero influenzare la solubilità, la conformazione o la capacità della proteina di formare complessi con altre proteine della lente, incidendo così sulla sua normale funzione all'interno del cristallino.
Lo sviluppo di inibitori della βB3-cristallina è un processo multiforme che implica una comprensione approfondita della biochimica della proteina e della sua struttura tridimensionale. Dato che le cristalline, compresa la βB3-cristallina, sono altamente ordinate e impacchettate all'interno delle fibre del cristallino per ottenere la trasparenza della lente, qualsiasi agente che ne alteri l'integrità strutturale o le interazioni potrebbe avere un effetto profondo sulla matrice proteica complessiva. La progettazione di questi inibitori si basa spesso su dati strutturali ad alta risoluzione ottenuti con tecniche come la cristallografia a raggi X o la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR), che consentono agli scienziati di visualizzare i potenziali siti di legame e di comprendere le dinamiche strutturali della βB3-cristallina. Questi inibitori sono sintetizzati attraverso una varietà di strategie chimiche, che possono prevedere l'imitazione dei ligandi naturali della cristallina o la creazione di nuove entità molecolari in grado di legarsi alla proteina nel modo desiderato.
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Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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Carnosine | 305-84-0 | sc-202521A sc-202521 | 100 mg 1 g | $20.00 $43.00 | 1 | |
Agisce come agente chelante e può prevenire la glicazione, un processo che può alterare la struttura delle cristalline. | ||||||
Quercetin | 117-39-5 | sc-206089 sc-206089A sc-206089E sc-206089C sc-206089D sc-206089B | 100 mg 500 mg 100 g 250 g 1 kg 25 g | $11.00 $17.00 $108.00 $245.00 $918.00 $49.00 | 33 | |
Flavonoide con proprietà antiossidanti che può contrastare i cambiamenti ossidativi nella lente che interessano le cristalline. | ||||||
Rutin trihydrate | 250249-75-3 | sc-204897 sc-204897A sc-204897B | 5 g 50 g 100 g | $56.00 $71.00 $124.00 | 7 | |
Un bioflavonoide in grado di ridurre lo stress ossidativo nell'occhio. | ||||||
L-Selenomethionine | 3211-76-5 | sc-204050 sc-204050A | 250 mg 1 g | $219.00 $585.00 | 1 | |
Agisce come fonte di selenio, un elemento antiossidante, e può proteggere le proteine della cristallina dai danni ossidativi. | ||||||
Resveratrol | 501-36-0 | sc-200808 sc-200808A sc-200808B | 100 mg 500 mg 5 g | $60.00 $185.00 $365.00 | 64 | |
Ha molteplici proprietà, tra cui quella antiossidante, che può contrastare le alterazioni delle proteine della lente, come le cristalline. | ||||||
Curcumin | 458-37-7 | sc-200509 sc-200509A sc-200509B sc-200509C sc-200509D sc-200509F sc-200509E | 1 g 5 g 25 g 100 g 250 g 1 kg 2.5 kg | $36.00 $68.00 $107.00 $214.00 $234.00 $862.00 $1968.00 | 47 | |
Composto derivato dalla curcuma con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie in grado di proteggere le proteine della cristallina. |