Gli inibitori chimici di SNED1 possono influenzare la sua funzione attraverso varie vie all'interno della cellula. La rapamicina, un noto inibitore della via mTOR, si lega a FKBP12 e il complesso risultante inibisce direttamente la segnalazione mTOR, una via con cui SNED1 interagisce. Questa inibizione porta a una diminuzione della sintesi proteica e della proliferazione cellulare, processi in cui SNED1 svolge un ruolo importante. Come la rapamicina, PP242 e AZD8055 sono inibitori selettivi di mTOR che hanno come bersaglio i complessi mTORC1 e mTORC2, sopprimendo così l'attività di SNED1 associata alla crescita cellulare, all'angiogenesi e al metabolismo. Anche Palomid 529 (P529) e Torin 1 inibiscono la via mTOR/Akt, riducendo l'impatto di SNED1 sulla migrazione e sull'adesione cellulare. Wortmannin e LY294002 sono entrambi inibitori di PI3K; poiché la segnalazione di PI3K è a monte di mTOR, la loro azione può ridurre l'attività di mTOR, che è strettamente legata al ruolo di SNED1 nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule.
Per quanto riguarda la via MAPK/ERK, in cui SNED1 è coinvolto, U0126 e PD98059 sono inibitori di MEK1/2, che determinano una diminuzione dell'attivazione di ERK e quindi una riduzione della segnalazione cellulare mediata da SNED1 e legata alla proliferazione e alla differenziazione. SP600125 e SL327 inibiscono rispettivamente le componenti JNK e MEK della via MAPK, il che può portare a una diminuzione dell'attività funzionale di SNED1 in processi quali il rimodellamento della matrice cellulare e la migrazione. SB203580 inibisce specificamente la p38 MAPK, influenzando il ruolo di SNED1 nella risposta cellulare allo stress, comprese infiammazione e apoptosi.
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