Gli attivatori chimici di Shank2 operano attraverso diverse vie di segnalazione intracellulare per modulare la funzione della proteina nella densità postsinaptica delle cellule neuronali. Il forbolo 12-miristato 13-acetato (PMA) e la bryostatina 1, entrambi attivatori della proteina chinasi C (PKC), possono portare alla fosforilazione di Shank2. La PKC, una volta attivata, dà inizio a una cascata di eventi di fosforilazione che hanno come bersaglio numerose proteine, comprese quelle della densità postsinaptica in cui si trova Shank2. Si ritiene che l'attivazione di Shank2 avvenga attraverso la fosforilazione diretta o attraverso cambiamenti conformazionali indotti che ne alterano l'attività. La forskolina, attraverso l'innalzamento dei livelli di cAMP intracellulare, e il dibutirril cAMP, un analogo del cAMP, attivano la protein chinasi A (PKA), un'altra chinasi nota per fosforilare una serie di proteine neuronali, che possono includere Shank2. Questa fosforilazione può determinare cambiamenti nell'attività di Shank2, influenzando il suo ruolo nel neurone postsinaptico.
Altri attivatori chimici, come la ionomicina, aumentano i livelli di calcio intracellulare, che a loro volta attivano le protein chinasi calcio/calmodulina-dipendenti (CaMK), note per essere coinvolte nella fosforilazione delle proteine della densità postsinaptica, attivando così Shank2. L'acido okadaico e la caliculina A inibiscono le fosfatasi proteiche PP1 e PP2A, determinando un aumento dello stato di fosforilazione di varie proteine, tra cui Shank2, riducendo la de-fosforilazione e mantenendo così Shank2 in uno stato attivato. L'anisomicina attiva le protein chinasi attivate dallo stress (SAPK), che possono anch'esse bersagliare Shank2 per la fosforilazione. L'acido fosfatidico è coinvolto nell'attivazione della via di segnalazione mTOR, influenzando la plasticità sinaptica e probabilmente l'attività di Shank2. FTY720, in seguito alla sua fosforilazione, modula i recettori della sfingosina-1-fosfato che potrebbero attivare bersagli a valle, tra cui la PKC, con conseguenti effetti sull'attivazione di Shank2. BIM I, sebbene sia principalmente un inibitore della PKC, in condizioni specifiche può portare all'attivazione della PKC e di conseguenza di Shank2, sottolineando il complesso ambiente regolatorio che governa lo stato di attivazione di Shank2 nei neuroni.
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