Gli attivatori di RNF180 sono una serie di composti chimici che stimolano indirettamente l'attività funzionale di RNF180 attraverso meccanismi cellulari distinti. Composti come lo zinco piritione, aumentando i livelli di zinco, potrebbero potenzialmente potenziare l'attività di ubiquitina ligasi di RNF180, che si basa sullo zinco come cofattore. In modo simile, gli inibitori del proteasoma, come MG132, Epoxomicina e Bortezomib, ostacolano la degradazione delle proteine ubiquitinate, amplificando indirettamente l'attività di RNF180, consentendo l'accumulo delle sue proteine substrato. Questo accumulo può non solo rendere più evidente l'attività ligasica di RNF180, ma anche stimolare un meccanismo di feedback che ne aumenta l'espressione o l'attività. L'attivatore dell'autofagia SMER3 e l'agente solubilizzante non ionico Triton X-100 possono aumentare il pool di substrati disponibili per l'ubiquitinazione di RNF180 aumentando il turnover proteico e solubilizzando le proteine di membrana, rispettivamente. MLN4924, inibendo l'enzima attivatore NEDD8, potrebbe potenzialmente aumentare la regolazione di RNF180 impedendone la degradazione se RNF180 è regolato dalla neddilazione, suggerendo un metodo per aumentare la stabilità di RNF180 e quindi la sua attività.
Inoltre, si ritiene che fattori di stress cellulare come la niclosamide, il 17-AAG e la piperlongumina attivino risposte cellulari allo stress che possono includere l'upregolazione del sistema ubiquitina-proteasoma, potenziando indirettamente il ruolo di RNF180 al suo interno. La niclosamide altera la funzione mitocondriale, il 17-AAG interferisce con il ripiegamento delle proteine mediato da chaperoni e la piperlongumina aumenta le specie reattive dell'ossigeno, tutti fattori che potrebbero portare a una maggiore richiesta di ubiquitinazione mediata da RNF180 come parte del tentativo della cellula di mantenere la proteostasi in condizioni di stress. La clorochina e la Withaferina A, attraverso le loro azioni che inibiscono rispettivamente la funzione lisosomiale e l'attività del proteasoma, creano un ambiente cellulare che potrebbe richiedere una maggiore attività dell'ubiquitina ligasi, stimolando potenzialmente la funzione di RNF180 mentre la cellula cerca di gestire gli elevati livelli di proteine destinate alla degradazione. Questi attivatori, influenzando varie vie e processi che convergono sul sistema ubiquitina-proteasoma, forniscono un approccio multiforme per potenziare l'attività di RNF180 senza aumentarne direttamente l'espressione o il legame al suo sito attivo.
Items 61 to 12 of 12 total
Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
---|