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Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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UBP 301 | 569371-10-4 | sc-203716 sc-203716A | 10 mg 50 mg | $388.00 $1533.00 | ||
L'UBP 301, un composto pirimidinico, mostra proprietà intriganti grazie alla sua struttura elettronica unica e alla disposizione spaziale dei gruppi funzionali. Questa configurazione facilita la coordinazione selettiva con gli ioni metallici, potenziando il suo ruolo nella catalisi. Il composto dimostra anche una significativa solubilità nei solventi polari, che può influenzare la sua reattività e l'interazione con altre molecole. La sua capacità di formare complessi stabili attraverso interazioni non covalenti influenza ulteriormente il suo comportamento in diversi ambienti chimici. | ||||||
EGFR Inhibitor III | 733009-42-2 | sc-221580 | 5 mg | $387.00 | ||
L'inibitore III dell'EGFR, un derivato pirimidinico, presenta notevoli caratteristiche derivanti dalla sua struttura planare e dagli atomi di azoto ricchi di elettroni. Questa configurazione consente efficaci interazioni di stacking π-π, favorendo la stabilità in vari ambienti. La capacità del composto di creare legami a idrogeno ne aumenta la solubilità in ambiente acquoso, influenzandone la reattività. Inoltre, le sue proprietà steriche uniche facilitano il legame selettivo ai siti target, influenzando il suo comportamento cinetico in sistemi chimici complessi. | ||||||
Keratinocyte Differentiation Inducer | 863598-09-8 | sc-311368 | 5 mg | $412.00 | ||
L'induttore di differenziazione dei cheratinociti, classificato come pirimidina, presenta caratteristiche intriganti grazie alla sua struttura ad anello rigido e ai gruppi funzionali polari. Questa configurazione consente forti interazioni dipolo-dipolo, migliorando la sua solubilità in solventi polari. La reattività del composto è influenzata dalla sua capacità di formare complessi stabili con ioni metallici, che possono modulare le sue proprietà elettroniche. Inoltre, la sua spiccata ostruzione sterica consente interazioni selettive con macromolecole biologiche, influenzando il suo profilo cinetico in vari percorsi biochimici. | ||||||
JNJ 28871063 hydrochloride | 944341-54-2 | sc-204025 sc-204025A | 10 mg 50 mg | $215.00 $880.00 | 1 | |
Il cloridrato di JNJ 28871063, un derivato pirimidinico, presenta notevoli caratteristiche derivanti dalla sua struttura planare e dagli atomi di azoto ricchi di elettroni. Queste caratteristiche facilitano le interazioni π-π stacking, promuovendo la stabilità nelle formazioni complesse. Le sue capacità uniche di legame a idrogeno migliorano la solubilità in ambienti acquosi, mentre la reattività del composto è influenzata dalla sua capacità di effettuare sostituzioni nucleofile. Inoltre, la presenza di ioni alogenuri può alterare la sua distribuzione elettronica, influenzando la sua dinamica di interazione in vari contesti chimici. | ||||||
4-Amino-1-tert-butyl-3-(3-methylbenzyl)pyrazolo[3,4-d]pyrimidine | 956025-83-5 | sc-206805 | 10 mg | $360.00 | ||
La 4-ammino-1-terz-butil-3-(3-metilbenzil)pirazolo[3,4-d]pirimidina presenta proprietà intriganti grazie al suo sistema ad anello fuso e al gruppo terz-butilico stericamente ostacolato. Questa configurazione aumenta l'ostacolo sterico, influenzando la reattività e la selettività nelle reazioni chimiche. Gli atomi di azoto del composto contribuiscono alla sua basicità, consentendo una diversa coordinazione con gli ioni metallici. Inoltre, la sua particolare disposizione spaziale facilita specifiche interazioni intermolecolari, influenzando potenzialmente il suo comportamento in vari ambienti chimici. | ||||||
Cardiogenol C, Hydrochloride | 1049741-55-0 | sc-207413 | 5 mg | $230.00 | ||
Il cardiogenolo C, cloridrato, come derivato pirimidinico, presenta notevoli proprietà elettroniche grazie alla sua struttura ricca di azoto, che ne aumenta la capacità di partecipare al legame a idrogeno e alla chimica di coordinazione. La presenza di ioni alogenuri può influenzare la sua reattività, promuovendo reazioni di sostituzione nucleofila. Inoltre, la geometria planare del composto consente efficaci interazioni di π-π stacking, che potenzialmente influenzano la sua solubilità e stabilità in vari solventi. | ||||||
TPBM | 6466-43-9 | sc-272620 | 5 mg | $196.00 | ||
Il TPBM, un derivato della pirimidina, presenta intriganti caratteristiche elettroniche derivanti dalla sua struttura azotata, che facilita forti interazioni dipolo-dipolo. La sua configurazione sterica unica permette una coordinazione selettiva con gli ioni metallici, aumentando la sua reattività nei processi catalitici. La capacità del composto di formare complessi stabili attraverso interazioni π-π contribuisce al suo caratteristico profilo di solubilità, influenzando il suo comportamento in diversi ambienti chimici. | ||||||
6-(Hydroxymethyl)uracil | 22126-44-9 | sc-262749 | 1 g | $400.00 | ||
Il 6-(idrossimetil)uracile, un analogo della pirimidina, presenta notevoli capacità di legame a idrogeno grazie al suo gruppo idrossimetilico, che ne aumenta la solubilità nei solventi polari. Questo composto partecipa agli equilibri tautomerici, influenzando la sua reattività e stabilità in varie reazioni chimiche. Le sue caratteristiche strutturali consentono interazioni specifiche con i nucleofili, rendendolo un partecipante versatile nella sintesi organica e nei percorsi biochimici. | ||||||
1-(b-D-Ribofuranosyl)-5-nitropyridine-2-one | 59892-36-3 | sc-281932 sc-281932A | 50 mg 100 mg | $200.00 $400.00 | ||
L'1-(b-D-Ribofuranosil)-5-nitropiridina-2-one, un derivato della pirimidina, mostra intriganti proprietà elettroniche grazie al gruppo nitro, che può impegnarsi nella stabilizzazione della risonanza. Questo composto è incline all'attacco nucleofilo all'azoto piridinico, facilitando diversi percorsi di reazione. La sua parte ribofuranosilica aumenta la flessibilità molecolare, consentendo dinamiche conformazionali uniche che influenzano le sue interazioni in ambienti chimici complessi. | ||||||
Lck Inhibitor III | 1188890-30-3 | sc-311372 | 5 mg | $660.00 | ||
L'inibitore di Lck III, un analogo della pirimidina, presenta notevoli caratteristiche strutturali che ne potenziano la reattività. La presenza di gruppi che sottraggono elettroni modula il suo carattere elettrofilo, promuovendo interazioni selettive con le biomolecole bersaglio. La sua struttura rigida contribuisce a un orientamento spaziale definito, ottimizzando l'affinità di legame. Inoltre, la capacità del composto di formare legami idrogeno gioca un ruolo cruciale nella stabilizzazione di complessi transitori, influenzando il suo comportamento cinetico in vari contesti chimici. |