Date published: 2025-9-11

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OTOP3 Inibitori

I comuni inibitori di OTOP3 includono, ma non solo, l'amiloride - HCl CAS 2016-88-8, la bumetanide (Ro 10-6338) CAS 28395-03-1, l'ouabain-d3 (Major) CAS 630-60-4, l'aloperidolo CAS 52-86-8 e la forskolina CAS 66575-29-9.

Gli inibitori di OTOP3 sono una classe di composti chimici progettati per bloccare specificamente la funzione della proteina OTOP3, membro della famiglia di canali protonici dell'otopetrina. Questi inibitori agiscono legandosi a OTOP3 in siti chiave, che ostruiscono direttamente il canale o inducono cambiamenti conformazionali che impediscono il normale passaggio dei protoni. La proteina OTOP3 è incorporata nella membrana cellulare e la sua attività è fondamentale per modulare il flusso di ioni attraverso la membrana, influenzando processi cellulari come la regolazione del pH e l'equilibrio ionico. Gli inibitori di OTOP3 sono tipicamente progettati con un'elevata specificità, che consente loro di legarsi selettivamente a OTOP3 senza influenzare altri membri della famiglia delle otopetrine o canali ionici simili. Questa specificità si ottiene attraverso un'attenta considerazione della struttura molecolare, mirando a caratteristiche come residui unici nella tasca di legame di OTOP3 che sono assenti in proteine affini. Lo sviluppo di inibitori di OTOP3 si basa molto sulla biologia strutturale e sulla modellazione computazionale per determinare con precisione i siti di legame e identificare i punti critici di interazione. Tecniche come la crio-microscopia elettronica (cryo-EM) e la modellazione omologica aiutano a delucidare la struttura di OTOP3, consentendo ai ricercatori di individuare potenziali siti inibitori che potrebbero essere sfruttati per un legame selettivo. Le simulazioni di dinamica molecolare e gli studi di docking vengono utilizzati per vagliare i potenziali inibitori e ottimizzare le loro interazioni con la proteina. Per aumentare l'affinità di legame e la potenza dell'inibitore vengono spesso eseguite modifiche chimiche come l'aggiunta di gruppi idrofobici, anelli aromatici per le interazioni π-π o gruppi ionizzabili per le interazioni elettrostatiche. Questi inibitori possono variare ampiamente in termini di dimensioni e complessità, da piccole molecole organiche a strutture più elaborate, a seconda del meccanismo d'azione previsto. Inoltre, le proprietà fisico-chimiche degli inibitori di OTOP3, tra cui solubilità, stabilità e permeabilità di membrana, sono fattori chiave che devono essere ottimizzati per garantire un'efficace inibizione della funzione di OTOP3. L'intricata progettazione di questi inibitori evidenzia l'importanza di una comprensione dettagliata della struttura e della funzione della proteina, nonché l'applicazione della chimica sintetica e delle relazioni struttura-attività (SAR) per ottenere una modulazione precisa e potente dell'attività del bersaglio.

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