Date published: 2025-9-12

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Nth2 Inibitori

I comuni inibitori dell'Nth2 includono, ma non solo, il resveratrolo CAS 501-36-0, la curcumina CAS 458-37-7, lo zinco CAS 7440-66-6, il cloruro di cadmio, anidro CAS 10108-64-2 e l'esperidina CAS 520-26-3.

Gli inibitori chimici della Nth2 possono esercitare i loro effetti inibitori attraverso varie interazioni con la proteina stessa o con i suoi substrati di DNA. Il resveratrolo può inibire Nth2 legandosi direttamente al DNA, alterandone la struttura e impedendo l'accesso di Nth2 alle lesioni ossidative del DNA che è responsabile della riparazione. Analogamente, la curcumina può competere con Nth2 per il legame con il DNA, ostacolando così la sua capacità di riconoscere e riparare il DNA danneggiato. Metalli come il cloruro di zinco e il cloruro di cadmio possono interferire con l'attività di riparazione del DNA di Nth2 attraverso interazioni di legame che alterano la struttura dell'enzima o competono con il substrato del DNA, fondamentale per la funzione dell'enzima. L'esperidina contribuisce all'inibizione dell'Nth2 riducendo lo stress ossidativo, diminuendo così il verificarsi delle lesioni del DNA che l'Nth2 dovrebbe tipicamente riparare.

Anche altri polifenoli di origine vegetale, come l'acido ellagico, l'epigallocatechina gallato (EGCG) e la quercetina, possono inibire l'Nth2 interagendo direttamente con il substrato del DNA o con l'enzima stesso. Il legame dell'acido ellagico con il DNA può bloccare l'associazione di Nth2 con i suoi substrati, ostacolando il suo meccanismo di riparazione per escissione di basi. L'EGCG e la quercetina possono legarsi all'Nth2 o al DNA, alterando la capacità dell'enzima di interagire con il DNA danneggiato e di ripararlo. La genisteina, con le sue proprietà di mimetismo del DNA, può legarsi all'Nth2 o ai suoi substrati di DNA, interrompendo la normale funzione della proteina nel processo di riparazione del DNA. L'acido caffeico e l'acido clorogenico utilizzano una strategia diversa, formando addotti con il DNA, che potrebbero impedire a Nth2 di accedere alle lesioni del DNA e di ripararle. L'acido clorogenico agisce anche come antiossidante, alterando potenzialmente l'ambiente ossidativo in cui opera Nth2. Infine, Auranofin agisce sull'equilibrio redox cellulare legandosi alla tioredoxina reduttasi, un enzima che mantiene lo stato redox su cui Nth2 fa affidamento per il suo corretto funzionamento, inibendo così indirettamente l'attività di riparazione del DNA di Nth2.

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