Date published: 2025-9-8

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Myosin IIIa Inibitori

I comuni inibitori della miosina IIIa includono, ma non solo, la (±)-lebbistatina CAS 674289-55-5, il cloridrato di ML-7 CAS 110448-33-4, il cloridrato di ML-9 CAS 105637-50-1, Y-27632, base libera CAS 146986-50-7 e SMIFH2 CAS 340316-62-3.

Gli inibitori della miosina IIIa comprendono una gamma diversificata di composti che si concentrano principalmente sulla modulazione del citoscheletro dell'actomiosina. Questi inibitori non hanno come bersaglio diretto la miosina IIIa, ma influenzano la sua funzione alterando il contesto biochimico e cellulare in cui opera. Ad esempio, agenti come la blebbistatina e il BDM, che hanno come bersaglio l'attività ATPasica della miosina II, esercitano effetti sulla più ampia famiglia delle miosine. I cambiamenti nell'attività dell'ATPasi hanno un impatto sulle dinamiche di interazione tra actina e miosina, che possono influenzare la funzione della miosina IIIa nei processi cellulari.

Inoltre, l'attività e le interazioni della miosina con l'actina possono essere modulate dal suo stato di fosforilazione. Composti come ML-7 e ML-9, che inibiscono la chinasi della catena leggera della miosina (MLCK), e altri come Y-27632 e H-1152, che hanno come bersaglio la chinasi associata a Rho (ROCK), svolgono un ruolo fondamentale in questa regolazione. Alterando le dinamiche di fosforilazione, questi inibitori possono modificare lo stato funzionale della miosina IIIa. D'altra parte, i composti che modulano specificamente la dinamica dell'actina, come SMIFH2, Latrunculin A e Jasplakinolide, forniscono un ulteriore livello di controllo. L'alterazione della struttura dell'actina ha un impatto diretto sulla miosina IIIa, dato che la sua funzione è intrinsecamente legata alle interazioni con l'actina.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

Phalloidin

17466-45-4sc-202763
1 mg
$229.00
33
(1)

Lega e stabilizza i filamenti di actina, modulando la dinamica dell'actina. I cambiamenti nella rete dell'actina possono avere implicazioni sulla funzione della miosina IIIa.