Date published: 2025-9-11

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LOC642861 Inibitori

I comuni inibitori di LOC642861 includono, ma non solo, la staurosporina CAS 62996-74-1, il LY 294002 CAS 154447-36-6, la rapamicina CAS 53123-88-9, la cicloeximide CAS 66-81-9 e il PD 98059 CAS 167869-21-8.

La staurosporina emerge come un potente inibitore delle chinasi, in grado di bloccare numerose protein-chinasi che sono fondamentali nella trasduzione del segnale. La sua attività ad ampio spettro le consente di ostacolare una moltitudine di vie, comprese potenzialmente quelle che la proteina LOC642861 potrebbe influenzare. LY294002 e Wortmannin sono entrambi inibitori specifici di PI3K, un enzima chiave della via PI3K/Akt, che è fondamentale per la sopravvivenza, la crescita e il metabolismo delle cellule. La loro inibizione di PI3K può esercitare una sostanziale downregulation di questa cascata di segnalazione, influenzando così le proteine coinvolte in queste vie. La rapamicina agisce sulla via mTOR, un condotto centrale per i segnali di crescita e proliferazione cellulare, legandosi specificamente a mTOR e ostacolandone l'attività.

La cicloeximide adotta un approccio diverso, colpendo la sintesi proteica a livello traslazionale e influenzando così il turnover proteico, che potrebbe influenzare indirettamente la stabilità e i livelli di espressione di una serie di proteine, tra cui LOC642861 se fosse coinvolto in tali processi cellulari. Analogamente, Bortezomib interrompe la degradazione proteasomica, un processo critico per il mantenimento dell'omeostasi proteica, che può avere effetti a cascata sulla regolazione del ciclo cellulare e sull'apoptosi.

Gli inibitori di MEK PD98059 e U0126, così come l'inibitore della p38 MAP chinasi SB203580, bloccano selettivamente gli enzimi chiave della via MAPK/ERK, una via nota per il suo ruolo nella regolazione della divisione e della differenziazione cellulare. Inibendo queste chinasi, possono alterare lo stato di fosforilazione e l'attività di numerose proteine a valle. SP600125 inibisce JNK, che influenza un'ampia gamma di attività cellulari, tra cui la proliferazione, la differenziazione e l'apoptosi, indicando che i suoi effetti possono permeare attraverso molteplici livelli di regolazione cellulare. La tricostatina A ha come bersaglio le istone deacetilasi, modificando la dinamica della cromatina e influenzando profondamente i modelli di espressione genica. Infine, la Z-VAD-FMK impedisce l'apoptosi legandosi alle caspasi, le proteasi che eseguono la morte cellulare. La sua inibizione di queste proteasi può portare a un prolungamento della sopravvivenza cellulare.

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