La forskolina è nota per la sua capacità di aumentare i livelli di cAMP nelle cellule. Questo aumento di cAMP attiva la protein chinasi A (PKA), un enzima fondamentale che fosforila un ampio spettro di substrati, orchestrando una moltitudine di processi cellulari. Allo stesso modo, la ionomicina, grazie alla sua capacità di aumentare le concentrazioni di calcio intracellulare, innesca una cascata di eventi che coinvolgono le chinasi calcio-dipendenti, influenzando così le attività proteiche integranti la comunicazione e il metabolismo cellulare.
Il potente attivatore noto come PMA imita l'attivatore diacilglicerolo (DAG), coinvolgendo in modo robusto la protein chinasi C (PKC). Questa interazione determina la fosforilazione di varie proteine sotto l'ombrello della PKC, alterandone significativamente la funzione. Fattori di crescita come l'EGF (Epidermal Growth Factor) e l'insulina interagiscono con i loro recettori specifici per avviare una serie di eventi di segnalazione a valle che culminano nell'attivazione di proteine che regolano la crescita, la sopravvivenza e la differenziazione cellulare. Composti come la calicolina A e l'acido okadaico agiscono inibendo le fosfatasi proteiche come PP1 e PP2A. Questa inibizione impedisce la rimozione dei gruppi fosfato dalle proteine, mantenendole così in uno stato fosforilato e spesso più attivo. Anche gli inibitori delle chinasi, come U0126 e LY294002, svolgono un ruolo fondamentale bloccando specificamente l'azione di MEK e PI3K, rispettivamente. Questi inibitori esercitano quindi una profonda influenza sulle vie di segnalazione controllate da queste chinasi, influenzando una rete di proteine coinvolte in funzioni cellulari essenziali.
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