La classe chimica degli inibitori del 20S Proteasoma β5 comprende una serie di composti che hanno come bersaglio specifico la subunità β5 del 20S proteasoma, un complesso proteolitico fondamentale per la degradazione delle proteine ubiquitinate all'interno delle cellule. Questi inibitori svolgono un ruolo fondamentale nel modulare l'attività del proteasoma, influenzando così diversi processi cellulari, tra cui la regolazione del ciclo cellulare, l'apoptosi e la regolazione delle vie di segnalazione. Composti come il bortezomib, il carfilzomib e l'MG-132 sono caratterizzati dalla capacità di legarsi al sito catalitico della subunità β5 del 20S proteasoma, inibendone l'attività chimotripsinica. Questa inibizione provoca l'accumulo di proteine poli-ubiquitinate, che possono causare stress cellulare e influenzare una moltitudine di vie di segnalazione cellulare. Il bortezomib, ad esempio, è un inibitore reversibile che consente una modulazione transitoria dell'attività del proteasoma, mentre il carfilzomib forma un legame irreversibile che porta a un'inibizione duratura.
La lattacistina, un altro inibitore del proteasoma, forma un legame irreversibile con il sito attivo della subunità β5. Questa azione impedisce la degradazione delle proteine regolatrici, influenzando diverse vie cellulari. Oprozomib e Marizomib, entrambi potenti inibitori, si legano in modo simile alla subunità β5, influenzando la sopravvivenza e la proliferazione cellulare. Anche Delanzomib e Ixazomib, attraverso l'inibizione selettiva della subunità β5, contribuiscono all'accumulo di proteine ubiquitinate, influenzando la segnalazione e la sopravvivenza cellulare. La salinosporamide A (NPI-0052) e l'epossomicina sono note per la loro inibizione potente e irreversibile della subunità β5 del proteasoma. Essi influenzano le vie di degradazione delle proteine, con conseguente impatto sulla regolazione del ciclo cellulare. PR-171, un precursore di Carfilzomib, condivide un meccanismo simile, mirando alla subunità β5 e influenzando le vie di sopravvivenza cellulare. Infine, il CEP-18770, un derivato dell'acido dipeptidil boronico, inibisce selettivamente l'attività chimotripsinica della subunità β5, influenzando il turnover proteico e interrompendo le vie di segnalazione cellulare. In sintesi, gli inibitori del proteasoma 20S β5 sono un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche che modulano l'attività proteolitica del proteasoma 20S.
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| Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
Bortezomib | 179324-69-7 | sc-217785 sc-217785A | 2.5 mg 25 mg | $132.00 $1064.00 | 115 | |
Il bortezomib è un inibitore specifico e reversibile della subunità β5 del proteasoma 20S. Si lega al sito catalitico del proteasoma 20S, inibendo la sua attività simile alla chimotripsina, che porta all'accumulo di proteine poli-ubiquitinate e influisce su diverse vie di segnalazione cellulare. | ||||||
Carfilzomib | 868540-17-4 | sc-396755 | 5 mg | $40.00 | ||
Carfilzomib si lega in modo irreversibile e inibisce l'attività simile alla chimotripsina della subunità β5 del proteasoma 20S. Questa azione porta all'accumulo di proteine ubiquitinate, alterando l'omeostasi cellulare e influenzando molteplici vie di segnalazione. | ||||||
MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] | 133407-82-6 | sc-201270 sc-201270A sc-201270B | 5 mg 25 mg 100 mg | $56.00 $260.00 $980.00 | 163 | |
MG-132 è un inibitore reversibile del proteasoma 20S, mirando alla sua attività simile alla chimotripsina. Impedisce la degradazione delle proteine ubiquitinate, influenzando così numerosi processi cellulari, tra cui la regolazione del ciclo cellulare e l'apoptosi. | ||||||
Lactacystin | 133343-34-7 | sc-3575 sc-3575A | 200 µg 1 mg | $165.00 $575.00 | 60 | |
La lattacistina è un inibitore specifico del proteasoma. Forma un legame irreversibile con il sito attivo della subunità β5, inibendo la sua attività proteolitica, che influisce su vari percorsi cellulari impedendo la degradazione delle proteine regolatrici. | ||||||
Oprozomib | 935888-69-0 | sc-477447 | 2.5 mg | $280.00 | ||
Oprozomib è un inibitore del proteasoma biodisponibile. Inibisce selettivamente l'attività simile alla chimotripsina della subunità β5 del proteasoma 20S, portando all'accumulo di proteine poli-ubiquitinate e influenzando la sopravvivenza e la proliferazione cellulare. | ||||||
Delanzomib, free base | 847499-27-8 | sc-396774 sc-396774A | 5 mg 10 mg | $160.00 $300.00 | ||
Delanzomib è un inibitore selettivo della subunità β5 del proteasoma 20S. Inibisce l'attività simile alla chimotripsina del proteasoma, portando all'accumulo di proteine ubiquitinate e influenzando vari percorsi di segnalazione. | ||||||
Ixazomib | 1072833-77-2 | sc-489103 sc-489103A | 10 mg 50 mg | $311.00 $719.00 | ||
L'ixazomib inibisce selettivamente la subunità β5 del proteasoma 20S. Inibendo l'attività del proteasoma, provoca l'accumulo di proteine ubiquitinate, che possono alterare l'omeostasi cellulare e influire sulla sopravvivenza delle cellule. | ||||||
Epoxomicin | 134381-21-8 | sc-201298C sc-201298 sc-201298A sc-201298B | 50 µg 100 µg 250 µg 500 µg | $134.00 $215.00 $440.00 $496.00 | 19 | |
L'epossomicina è un inibitore selettivo e irreversibile della subunità β5 del proteasoma. Si lega e inibisce l'attività simile alla chimotripsina, portando all'accumulo di proteine poli-ubiquitinate e influenzando vari percorsi di segnalazione cellulare. | ||||||