Date published: 2025-9-12

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ZMAT2 Inibitori

I comuni inibitori di ZMAT2 includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il disulfiram CAS 97-77-8, la clorochina CAS 54-05-7, la 6-amminonicotinamide CAS 329-89-5, l'MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] CAS 133407-82-6 e il cloruro di cadmio, anidro CAS 10108-64-2.

Gli inibitori di ZMAT1 comprendono una selezione di composti chimici che interferiscono con la funzionalità della proteina mirando alle vie e ai processi specifici essenziali per la sua attività. L'architettura molecolare di ZMAT1 si basa molto sull'integrità del suo dominio zinc finger, un motivo strutturale che coordina gli ioni di zinco per stabilizzare la sua forma tridimensionale. Composti come i metalli pesanti possono spostare lo zinco in questi domini, portando a cambiamenti conformazionali diretti che ostacolano la capacità di ZMAT1 di legarsi alle sue molecole bersaglio, inibendo così la sua funzione. Inoltre, la regolazione del ripiegamento delle proteine è fondamentale e le sostanze che ostacolano i meccanismi di controllo della qualità delle proteine, come gli inibitori del proteasoma, provocano un accumulo di proteine mal ripiegate, influenzando indirettamente la stabilità e l'attività di ZMAT1 e sovraccaricando i sistemi cellulari responsabili del mantenimento della funzione proteica.

Inoltre, l'attività di ZMAT1 è strettamente legata a varie vie di segnalazione cellulare, come le vie PI3K/AKT e MAPK, e gli inibitori di queste possono alterare i chaperoni molecolari e le reti di regolazione trascrizionale da cui dipende ZMAT1. Ad esempio, gli inibitori della PI3K possono interrompere la cascata di segnalazione che influenza i chaperoni associati al ripiegamento e alla stabilità di ZMAT1. Analogamente, i composti che inibiscono la via MAPK possono influenzare lo stato di fosforilazione dei fattori di trascrizione e dei cofattori che interagiscono con ZMAT1, alterando potenzialmente la sua capacità di regolare l'espressione genica. Interferendo con queste vie, gli inibitori possono diminuire il ruolo di ZMAT1 nell'orchestrare la risposta trascrizionale agli stimoli cellulari, con possibili implicazioni per vari processi biologici tra cui la crescita cellulare, l'apoptosi e la risposta allo stress ossidativo.

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