Date published: 2025-9-9

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VEGF Inibitori

I comuni inibitori di VEGF includono, ma non sono limitati a, la Suramina sodica CAS 129-46-4, il Pazopanib CAS 444731-52-6, il Sorafenib CAS 284461-73-0, il Sunitinib, base libera CAS 557795-19-4 e l'XL-184 base libera CAS 849217-68-1.

Gli inibitori del VEGF appartengono a una classe di composti chimici che interagiscono e inibiscono l'attività del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF). Il VEGF è una proteina naturale che svolge un ruolo cruciale nel promuovere la formazione di nuovi vasi sanguigni, un processo noto come angiogenesi. Inibendo il VEGF, questi composti interferiscono con le vie di segnalazione coinvolte nell'angiogenesi, interrompendo così la crescita e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni. Gli inibitori del VEGF esercitano i loro effetti legandosi a specifici recettori sulla superficie delle cellule endoteliali, che sono gli elementi costitutivi dei vasi sanguigni. Questo legame impedisce l'interazione tra il VEGF e i suoi recettori, portando a una riduzione della cascata di segnali avviata dal VEGF. Di conseguenza, i normali processi fisiologici guidati dal VEGF, come l'espansione e la permeabilità dei vasi sanguigni, possono essere ostacolati.

Lo sviluppo di inibitori del VEGF ha suscitato una notevole attenzione per le implicazioni in vari campi, come la ricerca sul cancro, l'oftalmologia e l'ingegneria dei tessuti. Nel cancro, l'angiogenesi è una fase cruciale della crescita tumorale e delle metastasi. Inibendo il VEGF, questi composti possono interferire con l'apporto di sangue ai tumori, impedendo la loro capacità di ricevere i nutrienti e l'ossigeno necessari per una crescita sostenuta. Di conseguenza, sono stati studiati come strumenti per limitare la vascolarizzazione tumorale e inibire la progressione del tumore. Inoltre, gli inibitori del VEGF si sono dimostrati promettenti nel campo dell'oftalmologia. Condizioni come la degenerazione maculare legata all'età (AMD) e la retinopatia diabetica sono caratterizzate da una crescita anomala dei vasi sanguigni nella retina. Inibendo il VEGF, questi composti possono attenuare l'angiogenesi patologica, riducendo il rischio di perdita della vista e preservando la funzione retinica.

Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

Suramin sodium

129-46-4sc-507209
sc-507209F
sc-507209A
sc-507209B
sc-507209C
sc-507209D
sc-507209E
50 mg
100 mg
250 mg
1 g
10 g
25 g
50 g
$149.00
$210.00
$714.00
$2550.00
$10750.00
$21410.00
$40290.00
5
(1)

La suramina sodica funziona come un potente inibitore del VEGF, impegnandosi in interazioni molecolari specifiche che interrompono le vie di segnalazione angiogenica. La sua struttura unica consente un legame competitivo con i siti recettoriali, modulando efficacemente la proliferazione e la migrazione delle cellule endoteliali. Il composto presenta un profilo cinetico complesso, con tassi di reazione variabili influenzati da fattori ambientali. Inoltre, la sua capacità di formare aggregati stabili ne aumenta la biodisponibilità, influenzando la sua efficacia complessiva nei sistemi biologici.

Indole-3-acetamide

879-37-8sc-255213
sc-255213A
1 g
5 g
$44.00
$198.00
1
(0)

L'indolo-3-acetammide mostra proprietà intriganti come modulatore del VEGF, soprattutto grazie alla sua capacità di impegnarsi in specifiche interazioni di legame a idrogeno e di π-π stacking con i recettori del VEGF. Questo composto influenza le vie angiogeniche alterando la conformazione del recettore, con conseguente impatto sulla segnalazione a valle. La sua configurazione sterica unica consente un legame selettivo, mentre il suo profilo di solubilità è influenzato da fattori ambientali, aumentando il suo potenziale per interazioni mirate all'interno dei sistemi cellulari.

NVP-BHG712

940310-85-0sc-364554
sc-364554A
5 mg
50 mg
$232.00
$1764.00
(0)

NVP-BHG712 agisce come antagonista selettivo del VEGF, caratterizzato dalla capacità di interrompere la segnalazione del fattore di crescita endoteliale vascolare. La sua architettura molecolare unica facilita le interazioni ad alta affinità con i recettori del VEGF, portando ad alterare le cascate di segnalazione a valle. Il composto mostra una cinetica di reazione distinta, con una notevole dipendenza dal pH e dalla forza ionica, che possono influenzare la sua stabilità e solubilità. Inoltre, la sua propensione a formare complessi non covalenti può migliorare la sua interazione con le membrane cellulari, influenzando la sua distribuzione negli ambienti biologici.

Nintedanib esylate

656247-18-6sc-396761
sc-396761A
sc-396761B
sc-396761C
sc-396761D
25 mg
50 mg
100 mg
500 mg
1 g
$85.00
$112.00
$143.00
$306.00
$418.00
(0)

Il nintedanib esilato funziona come un potente inibitore del VEGF, caratterizzato dalla capacità di interrompere le interazioni proteina-proteina chiave all'interno delle cascate di segnalazione angiogenica. Le sue caratteristiche strutturali uniche facilitano la formazione di tasche idrofobiche, aumentando l'affinità di legame con i recettori del VEGF. Il profilo cinetico del composto rivela una rapida associazione e una più lenta dissociazione, indicando un'interazione forte e duratura. Inoltre, la sua dinamica di solubilità è modulata dalle variazioni di pH, influenzando la sua biodisponibilità in ambienti diversi.

5-Amino-2-methylindole

7570-49-2sc-254764
5 g
$83.00
(0)

Il 5-amino-2-metilindolo è un composto che si lega alle vie del VEGF, mostrando interazioni molecolari uniche che modulano i processi angiogenici. La sua struttura facilita l'impilamento π-π specifico e le interazioni elettrostatiche, aumentando l'affinità di legame con i recettori target. Il composto dimostra una notevole cinetica di reazione, con un rapido inizio d'azione e una propensione a cambiamenti conformazionali che influenzano la sua attività biologica. Inoltre, il suo profilo di solubilità varia con il pH, influenzando il suo comportamento in diversi ambienti.

Lenvatinib

417716-92-8sc-488530
sc-488530A
sc-488530B
5 mg
25 mg
100 mg
$178.00
$648.00
$1657.00
3
(0)

Lenvatinib agisce come inibitore selettivo dei recettori VEGF, mostrando una capacità unica di interferire con l'angiogenesi grazie alle sue specifiche interazioni di legame. La sua struttura molecolare consente la formazione di legami idrogeno e interazioni idrofobiche critiche, aumentando l'affinità recettoriale. Il composto presenta un comportamento cinetico distinto, caratterizzato da un'emivita prolungata e da un meccanismo di rilascio graduale, che contribuisce alla sua stabilità in vari ambienti biochimici. Inoltre, la sua solubilità è influenzata dalla forza ionica, che influisce sulla sua distribuzione in diversi mezzi.

Sulochrin

519-57-3sc-202349
1 mg
$189.00
(0)

La solocrina è un composto che interagisce con le vie del VEGF, caratterizzato dalla capacità di formare legami idrogeno e interazioni idrofobiche con le proteine bersaglio. Questo facilita una modulazione unica dell'angiogenesi attraverso specifici aggiustamenti conformazionali. Il suo profilo cinetico rivela un meccanismo di rilascio lento, che consente un impegno prolungato con i recettori. Inoltre, la solubilità della Sulochrina è influenzata dalla forza ionica, che influisce sulla sua distribuzione in vari sistemi biologici.