Date published: 2025-9-10

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SFXN5 Inibitori

I comuni inibitori di SFXN5 includono, ma non solo, l'antimicina A CAS 1397-94-0, l'oligomicina CAS 1404-19-9, il 2-tenoiltrifluoroacetone CAS 326-91-0, la deferoxamina mesilata CAS 138-14-7 e il Mito-Q CAS 444890-41-9.

Gli inibitori chimici di SFXN5 possono ostacolare la sua funzione in diversi modi, principalmente alterando l'ambiente mitocondriale o le vie di trasporto del ferro che sono cruciali per la sua attività. L'antimicina A, l'oligomicina, il tenoiltrifluoroacetone (TTFA) e il rotenone sono inibitori che hanno come bersaglio diversi complessi della catena di trasporto degli elettroni mitocondriali. L'antimicina A, inibendo il complesso III, interrompe il potenziale di membrana mitocondriale, necessario per il ruolo di SFXN5 nel trasporto mitocondriale del ferro. L'oligomicina blocca l'ATP sintasi, diminuendo così l'apporto energetico necessario per la funzione di SFXN5. Il TTFA, come inibitore del complesso II, e il Rotenone, inibitore del complesso I, contribuiscono alla riduzione della funzione mitocondriale, che può portare a una diminuzione indiretta dell'attività di SFXN5, a causa della sua associazione con il metabolismo mitocondriale.

Deferoxamina, Ciclopirox e Tetrathiomolybdate sono chelanti del ferro che lo sequestrano, limitandone la disponibilità per il trasporto da parte di SFXN5. La deferoxamina e il tetratomiomolibdato, riducendo i livelli di ferro libero, possono inibire la funzione di trasporto del ferro da parte di SFXN5 nei mitocondri. Anche il ciclopirox ha effetti simili di chelazione del ferro, che possono portare a un'inibizione indiretta di SFXN5. Inoltre, il mitichinone mesilato, modulando lo stress ossidativo mitocondriale, può alterare lo stato redox all'interno dei mitocondri e quindi influenzare il funzionamento di SFXN5 legato alla gestione del ferro. Lo iodoacetato, interferendo con la glicolisi, può portare a una diminuzione dei livelli di ATP, necessario per il trasporto del ferro dipendente dall'energia di SFXN5. L'auranofina, inibendo la tioredoxina reduttasi, altera l'omeostasi redox cellulare, che può influire indirettamente sulla funzione mitocondriale di SFXN5. Infine, inibitori come il KCN e la sodio azide inibiscono direttamente il complesso IV mitocondriale, determinando l'interruzione del trasporto di elettroni e una conseguente diminuzione della produzione di ATP, che può risultare in un'inibizione del ruolo di SFXN5 nel metabolismo del ferro.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

Sodium azide

26628-22-8sc-208393
sc-208393B
sc-208393C
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sc-208393A
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La sodio azide inibisce il complesso IV mitocondriale in modo simile alla KCN. Inibendo il trasporto di elettroni, potrebbe inibire indirettamente il ruolo di SFXN5 nella funzione mitocondriale e nel metabolismo del ferro.