Date published: 2025-9-12

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PROS-30 Inibitori

Gli inibitori comuni della PROS-30 includono, ma non solo, la tricostatina A CAS 58880-19-6, la 5-azacitidina CAS 320-67-2, l'MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] CAS 133407-82-6, il bortezomib CAS 179324-69-7 e la rapamicina CAS 53123-88-9.

Gli inibitori del PROS-30 rappresentano una classe di composti chimici che mirano specificamente a modulare l'attività della subunità 30S del proteasoma, un componente coinvolto nei percorsi di degradazione delle proteine all'interno delle cellule. Il sistema del proteasoma, in particolare la subunità 30S, svolge un ruolo cruciale nella degradazione regolata di proteine mal ripiegate, danneggiate o in eccesso attraverso un sistema ubiquitina-proteasoma altamente selettivo. Questo processo di degradazione è vitale per il mantenimento dell'omeostasi proteica, o proteostasi, e l'inibizione della subunità 30S può portare a significative interruzioni nei processi cellulari come il turnover proteico, la segnalazione cellulare e la regolazione metabolica. La subunità 30S, essendo un'unità proteolitica chiave all'interno della struttura più ampia del proteasoma, assicura la scissione dei legami peptidici e la sua inibizione può causare un accumulo di proteine non degradate, che può influenzare molteplici vie intracellulari.Il meccanismo con cui agiscono gli inibitori di PROS-30 prevede un'interazione diretta con i siti attivi all'interno della subunità 30S, mirando specificamente ai residui catalitici responsabili dell'idrolisi dei legami peptidici. Questa interazione si basa spesso sulla complementarità strutturale tra l'inibitore e il sito attivo del proteasoma, che può comportare un legame covalente o non covalente, a seconda della natura chimica dell'inibitore. Molti inibitori PROS-30 sono caratterizzati dalla loro specificità e selettività per la subunità del proteasoma, in quanto piccole variazioni nella struttura chimica possono determinare differenze significative nell'affinità di legame e nell'efficienza inibitoria. La ricerca su questi inibitori si concentra spesso sulla comprensione delle relazioni struttura-attività (SAR), esplorando come i diversi gruppi funzionali e le strutture molecolari contribuiscano ai loro profili di inibizione. L'esplorazione dettagliata di questi composti fornisce approfondimenti sul ruolo biologico più ampio dell'attività del proteasoma nella regolazione dell'equilibrio proteico intracellulare e di altre dinamiche cellulari.

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