Date published: 2025-9-12

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Plasma Cell Inibitori

I comuni inibitori delle plasmacellule includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Bortezomib CAS 179324-69-7, Carfilzomib CAS 868540-17-4, Ixazomib CAS 1072833-77-2, Lenalidomide CAS 191732-72-6 e Pomalidomide CAS 19171-19-8.

Gli inibitori delle plasmacellule sono un gruppo di sostanze chimiche che possono interferire con la sopravvivenza, la proliferazione o la funzione delle plasmacellule. Gli inibitori del proteasoma, come il bortezomib, il carfilzomib e l'ixazomib, sono progettati per interrompere il percorso del proteasoma, fondamentale per la degradazione delle proteine mal ripiegate o in eccesso all'interno della cellula. Inibendo questa via, queste sostanze chimiche causano un accumulo di proteine all'interno della cellula, provocando stress e, in ultima analisi, l'apoptosi. Questa inibizione è particolarmente efficace contro le plasmacellule, a causa del loro elevato tasso di sintesi proteica, in quanto producono grandi quantità di anticorpi.

I farmaci immunomodulatori come lenalidomide, pomalidomide e talidomide esercitano i loro effetti alterando il microambiente immunitario e influenzando varie vie di segnalazione necessarie per la crescita e la sopravvivenza delle plasmacellule. Possono modulare la produzione di citochine, inibire l'angiogenesi e influenzare l'interazione tra le plasmacellule e altre cellule all'interno della nicchia del midollo osseo. I glucocorticoidi, come il desametasone, possono indurre l'apoptosi direttamente nelle plasmacellule e modulare la risposta immunitaria che potrebbe sostenere la sopravvivenza delle plasmacellule. Gli agenti alchilanti come la ciclofosfamide, il melfalan e la bendamustina causano danni al DNA, che possono portare alla morte cellulare; sono efficaci contro le cellule in rapida divisione, come le plasmacellule maligne. Infine, sostanze chimiche come il triossido di arsenico e il vorinostat possono influenzare la segnalazione cellulare e l'espressione genica, rispettivamente, che possono portare all'apoptosi o all'arresto della divisione cellulare nelle plasmacellule. Questi inibitori agiscono sulle plasmacellule colpendo meccanismi e vie cellulari specifici, essenziali per il loro mantenimento e la loro proliferazione.

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