Date published: 2025-10-27

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PKC ν Inibitori

Gli inibitori della proteina chinasi C nu (PKCν) sono una classe specializzata di composti chimici progettati per colpire e inibire selettivamente l'attività dell'isoforma PKCν. La PKCν è un membro della famiglia delle chinasi serina/treonina PKC, che sono fondamentali nella regolazione di un'ampia gamma di processi cellulari, tra cui la trasduzione del segnale, la proliferazione cellulare, il differenziamento e l'apoptosi. La famiglia PKC è classificata in tre sottogruppi: PKC convenzionali, nuove e atipiche, in base alle loro caratteristiche strutturali e ai meccanismi di attivazione. La PKCν appartiene alla sottofamiglia delle nuove PKC (nPKC), unica nel suo genere in quanto attivata dal diacilglicerolo (DAG) ma indipendente dagli ioni calcio. Questa via di attivazione distinta rende la PKCν un nodo critico in diverse cascate di segnalazione intracellulare, in particolare quelle coinvolte nella regolazione del citoscheletro di actina, del traffico di vescicole e delle risposte cellulari a stimoli esterni come fattori di crescita e ormoni. Lo sviluppo e lo studio degli inibitori della PKCν si concentrano sulla comprensione delle sfumature strutturali e funzionali di questa isoforma. Gli inibitori che hanno come bersaglio la PKCν interagiscono tipicamente con il dominio catalitico dell'enzima, bloccandone l'attività chinasica e impedendo il trasferimento di gruppi fosfato alle proteine substrato. Questa inibizione interrompe le vie di segnalazione a valle, spesso fondamentali per varie funzioni cellulari. La selettività di questi inibitori è essenziale, poiché la PKCν condivide un'omologia significativa con altre isoforme di PKC e gli effetti fuori bersaglio potrebbero portare a conseguenze cellulari ampie e indesiderate. Per identificare e ottimizzare gli inibitori della PKCν, i ricercatori ricorrono spesso a una combinazione di modellazione molecolare, screening high-throughput e studi di relazione struttura-attività (SAR). Questi approcci mirano a migliorare la specificità e la potenza degli inibitori, contribuendo a una più profonda comprensione del ruolo della PKCν nelle reti di segnalazione cellulare e delle sue più ampie implicazioni nella biologia cellulare.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

kb NB 142-70

1233533-04-4sc-358834
sc-358834A
10 mg
50 mg
$180.00
$750.00
3
(1)

KB NB 142-70 è un inibitore selettivo della proteina chinasi C, con caratteristiche di legame uniche che interrompono i meccanismi di regolazione dell'enzima. La sua distinta architettura molecolare consente interazioni specifiche con il sito attivo della chinasi, alterando efficacemente le dinamiche di fosforilazione. Il composto dimostra un'influenza sfumata sulle vie di segnalazione cellulare, con una cinetica di reazione che suggerisce un modello di inibizione competitiva, modulando così gli effetti a valle nei processi cellulari.

(2S)-3-Phenyl-N1-[5,6,7,8-tetrahydro-2-(4-pyridinyl)[1]benzothieno[2,3-d]pyrimidin-4-yl]-1,2-propanediamine

1438881-19-6sc-477513
10 mg
$430.00
(0)

CRT0066854 è un inibitore selettivo di PRKD3 ed è stato utilizzato nella ricerca per studiare le funzioni di PRKD3 in vari processi cellulari.

CID 755673

521937-07-5sc-205246
10 mg
$203.00
1
(1)

Questo composto è noto per inibire PRKD3 ed è stato utilizzato nella ricerca per bloccare l'attività di PRKD3 e studiarne gli effetti a valle.

5-(3-Chlorophenyl)-N-[4-morpholin-4-ymethyl)phenyl]furan-2-carboxamide

sc-501188
5 mg
$300.00
(0)

Questo composto è stato segnalato come inibitore di PRKD3 ed è stato utilizzato per studiare le vie di segnalazione correlate a PRKD3.

Sotrastaurin

425637-18-9sc-474229
sc-474229A
5 mg
10 mg
$300.00
$540.00
(0)

Originariamente sviluppata come inibitore della protein chinasi C (PKC), la sotrastaurina è risultata in grado di inibire anche la PRKD3.

Staurosporine

62996-74-1sc-3510
sc-3510A
sc-3510B
100 µg
1 mg
5 mg
$82.00
$150.00
$388.00
113
(4)

La staurosporina è un inibitore di chinasi ad ampio spettro che può colpire anche la PRKD3, tra le altre chinasi, rendendola uno strumento per studiare la funzione della PRKD3.