Date published: 2025-10-14

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PHLDA3 Attivatori

I comuni attivatori di PHLDA3 includono, ma non solo, il D(+)glucosio anidro CAS 50-99-7, l'acido palmitico CAS 57-10-3, la tapsigargina CAS 67526-95-8, la tunicamicina CAS 11089-65-9 e il 2-deossi-D-glucosio CAS 154-17-6.

Gli attivatori PHLDA3 sono ampiamente caratterizzati dalla loro capacità di indurre lo stress del reticolo endoplasmatico (ER) o di regolare l'autofagia. Composti come la Thapsigargina, la Tunicamicina, il Ditiotreitolo (DTT) e il 2-Deossi-D-glucosio (2-DG) possono indurre uno stress ER, che a sua volta attiva il fattore di trascrizione ATF4. Il legame di ATF4 al promotore di PHLDA3 porta a un aumento della sua espressione.

L'attivazione di PHLDA3 avviene attraverso la sua influenza sull'autofagia. La rapamicina, un noto induttore dell'autofagia, e la 3-metiladenina (3-MA) e la bafilomicina A1, inibitori dell'autofagia, possono potenzialmente influenzare l'espressione di PHLDA3. La comprensione degli esatti meccanismi e delle implicazioni di questi effetti costituisce un'area di ricerca attiva. Allo stesso modo, il ruolo di chaperoni chimici come l'acido tauroursodesossicolico (TUDCA) e l'acido fenilbutirrico (4-PBA), che riducono lo stress ER, nell'attivazione di PHLDA3 è una direzione di ricerca interessante. Infine, il glucosio e l'acido palmitico, un acido grasso saturo, possono indurre l'espressione di PHLDA3 tramite ATF4, sottolineando il ruolo della proteina nella regolazione metabolica.

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