Date published: 2025-10-12

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NUDT17 Inibitori

I comuni inibitori di NUDT17 includono, ma non solo, l'adenosina CAS 58-61-7, l'idrossiurea CAS 127-07-1, l'allopurinolo CAS 315-30-0, il metotrexato CAS 59-05-2 e l'acido micofenolico CAS 24280-93-1.

Gli inibitori dei difosfati nucleosidici legati al motivo X 17 (NUDT17) sono costituiti da una serie di composti chimici che inibiscono l'attività funzionale di NUDT17 agendo su vari aspetti del metabolismo e della disponibilità dei nucleotidi. Composti come l'idrossiurea, il metotrexato, l'acido micofenolico e il fluorouracile esercitano i loro effetti inibitori interrompendo la sintesi di ribonucleotidi e desossiribonucleotidi, limitando così potenzialmente i substrati necessari a NUDT17 per funzionare. L'allopurinolo e la 6-tioguanina, interferendo rispettivamente con il catabolismo delle purine e agendo come antimetaboliti delle purine, possono diminuire l'attività di NUDT17 alterando l'equilibrio dei nucleotidi all'interno della cellula. Questo spostamento dei pool di nucleotidi potrebbe ridurre la disponibilità di substrati specifici su cui agisce NUDT17, diminuendo così indirettamente la sua attività. Analogamente, l'azatioprina, che viene metabolizzata in 6-mercaptopurina, inibisce la sintesi delle purine e potrebbe portare a una diminuzione dell'attività di NUDT17 limitando i substrati necessari. La ribavirina, la 3′-azido-3′-deossitimidina e il tenofovir, in quanto analoghi dei nucleotidi, possono contribuire all'inibizione della NUDT17 interferendo con la sintesi e il metabolismo dei nucleotidi.

L'adenosina, modulando i recettori dell'adenosina, può portare a una diminuzione dei livelli di cAMP, che a sua volta potrebbe ridurre l'attività di protein-chinasi come la PKA, che potrebbe essere responsabile della modifica di substrati o proteine regolatrici rilevanti per la funzione di NUDT17. L'inibizione della ribonucleotide reduttasi da parte dell'idrossiurea e della 2-cloro-2′-deossiadenosina influisce sui pool di deossiribonucleotidi, cruciali per la sintesi e la riparazione del DNA, vie in cui NUDT17 potrebbe essere coinvolto. Questi inibitori, attraverso i loro effetti mirati sulla sintesi dei nucleotidi, sul metabolismo e sulle vie di segnalazione, contribuiscono collettivamente all'inibizione indiretta di NUDT17 modulando l'ambiente chimico che influenza la sua attività funzionale. L'alterazione mediata da sostanze chimiche della disponibilità di substrati e dei processi di modificazione senza colpire direttamente l'attività catalitica di NUDT17 sottolinea l'intricatezza della regolazione cellulare e il potenziale di inibizione indiretta attraverso la manipolazione delle vie metaboliche.

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