La blebbistatina, pur essendo nota principalmente per inibire l'attività dell'ATPasi della miosina II, creerebbe una richiesta cellulare compensativa di altre proteine della miosina, inclusa eventualmente la miosina-13, per mantenere le funzioni cellulari essenziali. L'ML-7 e la Calyculin A agiscono sull'equilibrio della fosforilazione all'interno della cellula. L'inibizione della chinasi della catena leggera della miosina da parte di ML-7 potrebbe potenziare l'attività della miosina-13 riducendo la competizione per i siti di legame con l'actina, mentre la prevenzione della de-fosforilazione da parte delle fosfatasi proteiche PP1 e PP2A da parte di Calyculin A potrebbe determinare un aumento dell'attività della miosina-13, sempre a causa dei livelli di fosforilazione alterati. Y-27632 e Wiskostatin modificano rispettivamente la via della contrattilità dell'actomiosina e la formazione della rete di actina, che a loro volta possono portare a un aumento dell'attività della miosina-13, in quanto la cellula cerca di stabilizzare le sue funzioni strutturali e di motilità.
Composti come il jasplakinolide, la falloidina e la citocalasina D, che agiscono direttamente sui filamenti di actina, stabilizzandoli o depolimerizzandoli, potrebbero richiedere un aumento adattativo dell'attività della miosina-13 per controbilanciare questi effetti e mantenere l'integrità citoscheletrica. La forskolina, attivando l'adenilato ciclasi e aumentando così i livelli di cAMP, avvia una cascata che può potenziare l'azione della miosina-13, evidenziando l'interconnessione tra le vie metaboliche e la funzione delle proteine motorie. L'inibizione da parte di KN-93 della proteina chinasi II dipendente dal Ca2+/calmodulina potrebbe anche determinare un'elevata attività della miosina-13, in quanto la segnalazione interna del calcio della cellula è perturbata.
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