Date published: 2025-9-12

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LPAAT-α Attivatori

I comuni attivatori di LPAAT-α includono, ma non solo, la forskolina CAS 66575-29-9, l'acido retinoico, tutti i trans CAS 302-79-4, il PMA CAS 16561-29-8, la 5-azacitidina CAS 320-67-2 e l'idrossiurea CAS 127-07-1.

L'acido lisofosfatidico aciltransferasi-alfa (LPAAT-α), codificato dal gene AGPAT1, è un enzima integrale di membrana che svolge un ruolo fondamentale nella biosintesi dei glicerolipidi. Questo enzima è il principale responsabile dell'acilazione dell'acido lisofosfatidico (LPA) in posizione sn-2, che porta alla produzione di acido fosfatidico (PA), un intermedio vitale nella sintesi di trigliceridi e glicerofosfolipidi. L'attività enzimatica di LPAAT-α è essenziale per il mantenimento dell'integrità strutturale delle membrane cellulari e per la generazione di molecole di segnalazione lipidica. L'espressione di LPAAT-α può essere regolata da una varietà di processi biologici ed è sensibile alle alterazioni degli stati metabolici cellulari, della disponibilità nutrizionale e dei segnali extracellulari.

L'interesse per la regolazione dell'espressione di LPAAT-α ha portato all'identificazione di diversi composti chimici che possono agire come attivatori, ciascuno dei quali interagisce con vie cellulari distinte per stimolare potenzialmente la produzione di questo enzima. Ad esempio, la forskolina, aumentando i livelli intracellulari di cAMP, può avviare una cascata di segnalazione che culmina nell'attivazione di fattori di trascrizione che promuovono la trascrizione del gene LPAAT-α. Analogamente, è stato osservato che composti come l'acido retinoico e gli esteri di forbolo, come il PMA, interagiscono rispettivamente con i recettori nucleari e con le vie delle chinasi, potenzialmente aumentando l'espressione di LPAAT-α. Altre molecole, come l'inibitore dell'istone deacetilasi butirrato di sodio, possono alterare la struttura della cromatina, aumentando così l'accessibilità ai geni e facilitando la trascrizione di LPAAT-α. Inoltre, è stato osservato che alcuni acidi grassi, tra cui l'acido eicosapentaenoico, interagiscono con fattori di trascrizione come i PPAR, che possono portare a un'induzione dell'espressione di LPAAT-α come parte degli intricati meccanismi di feedback che regolano l'omeostasi lipidica e il metabolismo. Ognuno di questi composti interagisce con il macchinario cellulare in modo unico, evidenziando il diverso ambiente regolatorio che governa l'espressione degli enzimi cruciali per la biosintesi dei lipidi.

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