Date published: 2025-10-13

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KLHL20 Inibitori

I comuni inibitori del KLHL20 includono, a titolo esemplificativo, MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] CAS 133407-82-6, MLN 4924 CAS 905579-51-3, Curcumina CAS 458-37-7, Clorochina CAS 54-05-7 e Bortezomib CAS 179324-69-7.

Gli inibitori di KLHL20 sono una serie di composti chimici che sopprimono indirettamente l'attività funzionale di KLHL20 attraverso varie vie biochimiche. Gli inibitori del proteasoma, come MG-132, Bortezomib, Lactacystin ed Epoxomicin, funzionano impedendo la degradazione delle proteine ubiquitinate, con conseguente accumulo di substrati di KLHL20 all'interno della cellula, che diminuisce di fatto la velocità di turnover con cui KLHL20 può ubiquitinare nuovi substrati. Questa saturazione dei substrati ostacola la capacità funzionale di KLHL20 di facilitare la proteolisi, inibendo così indirettamente la sua attività. Analogamente, MLN 4924, inibendo l'enzima attivatore NEDD8, compromette il processo di neddilazione che è cruciale per l'attività delle cullina-RING ligasi, di cui KLHL20 è un componente. L'interruzione di questa modificazione post-traduzionale può portare a una significativa diminuzione dell'attività di ubiquitina ligasi di KLHL20. L'influenza dell'inibizione dell'autofagia da parte della clorochina, che determina un aumento di p62 - un substrato di KLHL20 - contribuisce anch'essa all'inibizione funzionale di KLHL20, così come l'azione della talidomide, che può modulare il riconoscimento del substrato delle cullina-RING E3 ligasi.

Composti come la curcumina e l'acido retinoico all-trans influenzano i livelli trascrizionali di KLHL20, con la curcumina che inibisce la via NF-κB e potenzialmente riduce l'espressione di KLHL20 e l'acido retinoico all-trans che altera l'espressione genica attraverso i recettori dell'acido retinoico, che possono influenzare l'espressione di KLHL20 o la disponibilità di substrato. L'ICI 182.780, alterando l'espressione di proteine all'interno del sistema ubiquitina-proteasoma, può indirettamente portare alla diminuzione dell'attività di KLHL20. Infine, Withaferin A e Celastrol alterano rispettivamente la via di degradazione proteasomica e le proteine da shock termico, che possono influire indirettamente sul processo di ubiquitinazione di cui fa parte KLHL20. Agendo sulla degradazione mediata dal proteasoma o sul ripiegamento e la stabilità delle proteine all'interno del percorso di ubiquitinazione, questi composti determinano una diminuzione indiretta ma efficace dell'attività enzimatica di KLHL20, fungendo quindi da inibitori funzionali. Ciascun inibitore, attraverso il suo meccanismo specifico, garantisce la diminuzione dell'attività di KLHL20 senza alterarne direttamente la trascrizione o la traduzione, ma piuttosto influenzando le vie biochimiche e i processi cellulari in cui KLHL20 è intrinsecamente coinvolto.

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