Date published: 2025-11-3

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GDC Inibitori

I comuni inibitori della GDC includono, ma non solo, la tricostatina A CAS 58880-19-6, il LY 294002 CAS 154447-36-6, il PD 98059 CAS 167869-21-8, la rapamicina CAS 53123-88-9 e il GW4869 CAS 6823-69-4.

Gli inibitori GDC rappresentano una classe di composti chimici progettati per colpire e inibire selettivamente l'attività di alcune proteine codificate da geni che sono spesso indicati con il prefisso "GDC", che sta per Genentech Developed Compounds. Questi inibitori sono in genere piccole molecole progettate per legarsi con elevata affinità a specifici siti attivi o allosterici delle loro proteine bersaglio. L'azione di legame degli inibitori GDC mira ad alterare la conformazione della proteina in modo tale da ridurne o annullarne completamente l'attività. Questo meccanismo d'azione si basa su una precisa interazione molecolare tra l'inibitore e specifici residui aminoacidici all'interno della struttura della proteina che sono cruciali per il suo stato funzionale. La progettazione di inibitori della GDC spesso comporta una comprensione dettagliata della struttura tridimensionale della proteina, ottenuta attraverso tecniche come la cristallografia a raggi X o la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, che consente di collocare strategicamente all'interno dell'inibitore gruppi funzionali in grado di interagire favorevolmente con il sito attivo della proteina.

La specificità degli inibitori della GDC è tale da poter distinguere tra isoforme proteiche strettamente correlate, il che consente un elevato grado di selettività nella loro azione inibitoria. Questa selettività è importante per minimizzare gli effetti fuori bersaglio e garantire che l'azione degli inibitori sia limitata alla proteina di interesse. Nello sviluppo di questi inibitori, la modellazione computazionale e la chimica medicinale sono parte integrante dell'affinamento iterativo della struttura chimica per migliorare l'affinità di legame e la selettività. La modalità d'azione prevede la stabilizzazione della proteina in uno stato inattivo, impedendole di subire i cambiamenti conformazionali necessari per la catalisi o l'interazione con altri componenti cellulari. In questo modo, gli inibitori della GDC interferiscono con la capacità della proteina di partecipare ai suoi normali processi biologici, che possono includere la trasduzione del segnale, la regolazione dell'espressione genica o il controllo metabolico. L'effetto finale di questa inibizione è l'arresto della via biologica in cui la proteina è coinvolta, impedendo così gli effetti a valle che normalmente deriverebbero dalla sua attività.

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