La classe di sostanze chimiche note come inibitori di DDA3 comprende una gamma diversificata di composti che possono influenzare indirettamente la funzione della proteina DDA3 mirando a vari processi cellulari o vie di segnalazione. Questi inibitori non si legano direttamente alla proteina DDA3, ma esercitano i loro effetti su elementi a monte o a valle che modulano l'attività, la stabilità o la localizzazione di DDA3 all'interno della cellula.
Gli inibitori sopra elencati influenzano processi quali la dinamica dei microtubuli, la sintesi e la riparazione del DNA, la regolazione del ciclo cellulare, la degradazione mediata dal proteasoma, le vie di segnalazione PI3K/Akt e MAPK/ERK, l'organizzazione del citoscheletro, la crescita e il metabolismo cellulare, il rimodellamento della cromatina, l'espressione genica, il ripiegamento delle proteine e la segnalazione del calcio. La diversità dei meccanismi di questi inibitori riflette la complessità dei sistemi cellulari ed evidenzia l'interconnessione dei vari componenti cellulari. Ogni sostanza chimica è in grado di alterare l'ambiente cellulare o l'attività di una serie di proteine che, a loro volta, possono influenzare la funzione di DDA3. Questi inibitori sono in genere piccole molecole in grado di penetrare le membrane cellulari e di interagire con i loro bersagli specifici all'interno della cellula. I loro effetti possono variare dall'inibizione dell'attività enzimatica, all'interferenza con i componenti strutturali della cellula, fino alla modulazione dell'espressione genica. Questa varietà di meccanismi d'azione offre ai ricercatori un'ampia gamma di strumenti per studiare il ruolo del DDA3 nei processi cellulari e per capire come la sua funzione possa essere modulata indirettamente. Mentre i bersagli diretti di queste sostanze chimiche sono ben caratterizzati, gli effetti indiretti su DDA3 si basano sul presupposto del coinvolgimento di DDA3 nelle vie e nei processi interessati. L'uso di questi inibitori per studiare la DDA3 comporta un'attenta progettazione sperimentale per discernere gli effetti specifici dalle risposte cellulari più ampie agli inibitori.
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Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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17-AAG | 75747-14-7 | sc-200641 sc-200641A | 1 mg 5 mg | $66.00 $153.00 | 16 | |
17-AAG è un inibitore di Hsp90 che può interrompere il ripiegamento e la funzione delle proteine client. Se DDA3 richiede Hsp90 per un corretto ripiegamento o stabilità, 17-AAG può inibire indirettamente la sua funzione inibendo l'attività chaperonica di Hsp90. | ||||||
Thapsigargin | 67526-95-8 | sc-24017 sc-24017A | 1 mg 5 mg | $94.00 $349.00 | 114 | |
La tapsigargina è un inibitore dell'ATPasi del Ca2+ del reticolo sarcoplasmatico/endoplasmatico (SERCA), che porta ad un aumento dei livelli di calcio citosolico e potenzialmente influisce su vari processi calcio-dipendenti. Se DDA3 |