Date published: 2025-10-12

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Chromozym TRY Attivatori

Gli attivatori comuni del cromozima TRY includono, a titolo esemplificativo, la benzamidina CAS 618-39-3, il gabexato mesilato CAS 56974-61-9, l'aprotinina CAS 9087-70-1, il nafamostat mesilato CAS 82956-11-4 e il camostat mesilato CAS 59721-29-8.

Gli attivatori del cromozima TRY comprendono una serie di composti chimici che, pur non stimolando direttamente il cromozima TRY, svolgono un ruolo cruciale nel potenziamento della sua attività funzionale attraverso l'inibizione di proteasi concorrenti o la stabilizzazione dell'ambiente proteico. Composti come la benzamidina, il gabexato mesilato, l'aprotinina, il nafamostat mesilato, il camostat mesilato e l'AEBSF funzionano principalmente come inibitori della serina proteasi. Inibendo selettivamente le serina-proteasi come la tripsina, questi composti aumentano indirettamente l'attività del cromozima TRY. Questa maggiore attività è dovuta principalmente alla ridotta competizione proteolitica, che consente al cromozima TRY, prodotto dal gene PRSS1, di operare in modo più efficiente e con una degradazione ridotta. Allo stesso modo, la leupeptina e la chimostatina agiscono per preservare la forma funzionale del cromozima TRY, mirando specificamente alla tripsina e alla chimotripsina, rispettivamente, riducendo così la competizione enzimatica che può portare alla degradazione del cromozima TRY.

All'attivazione indiretta del cromozima TRY contribuiscono anche composti come E-64, Pepstatina A, Fosforamidone e Bestatina, che hanno come bersaglio diverse famiglie di proteasi. E-64 e Phosphoramidon, inibendo rispettivamente le cisteine e le metalloproteasi, contribuiscono a mantenere l'integrità della matrice extracellulare, che a sua volta influenza la stabilità e l'attività del cromozima TRY. La peptatina A, un inibitore delle proteasi aspartiche, e la bestatina, un inibitore delle aminopeptidasi, svolgono un ruolo di stabilizzazione delle strutture proteiche e di riduzione della degradazione dei substrati peptidici. Questa stabilizzazione e la conservazione del substrato migliorano indirettamente l'attività funzionale del cromozima TRY, poiché la proteina subisce una minore degradazione proteolitica e un ambiente extracellulare più favorevole. Collettivamente, questi composti contribuiscono a creare un ambiente biochimico che sostiene e potenzia l'attività del cromozima TRY, offrendo un approccio multiforme per promuovere il suo ruolo funzionale senza interagire direttamente con la proteina stessa.

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