Gli inibitori del CD26 appartengono a una classe chimica distinta che esercita i suoi effetti colpendo l'attività enzimatica del CD26, noto anche come dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4). Il CD26 è una glicoproteina transmembrana di tipo II che svolge un ruolo multiforme in vari processi fisiologici e cellulari. Gli inibitori progettati per modulare l'attività del CD26 possiedono solitamente un motivo strutturale specifico, che consente loro di interagire con il sito attivo dell'enzima. Questo sito attivo è cruciale per la scissione enzimatica dei peptidi, in particolare quelli con prolina o alanina in penultima posizione. Gli inibitori del CD26 agiscono legandosi a questo sito, ostacolando l'idrolisi enzimatica dei peptidi e influenzando così diverse funzioni biologiche. Strutturalmente, gli inibitori del CD26 contengono spesso società essenziali per la loro interazione con il sito attivo del CD26.
Queste società possono comprendere gruppi polari e non polari, che contribuiscono all'affinità di legame complessiva e alla specificità dell'inibitore per l'enzima. Attraverso la loro interazione con il CD26, questi inibitori possono modulare l'attività di vari substrati peptidici, con possibili implicazioni per la segnalazione cellulare, la regolazione della risposta immunitaria e i processi metabolici. Le specifiche caratteristiche strutturali degli inibitori del CD26 consentono loro di legarsi selettivamente al sito attivo dell'enzima e di inibirne la funzione catalitica, determinando alterazioni dell'omeostasi dei peptidi e influenzando le risposte cellulari a valle.
VEDI ANCHE...
Items 21 to 26 of 26 total
Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
---|---|---|---|---|---|---|
Omarigliptin | 1226781-44-7 | sc-507282 | 5 mg | $330.00 | ||
Omarigliptin è un inibitore della DPP-4 a lunga durata d'azione che fornisce un'inibizione prolungata del CD2È utilizzato per migliorare i livelli di zucchero nel sangue negli adulti affetti da diabete di tipo 2. | ||||||
(2Z)-4-Oxo-4-[3-(trifluoromethyl)-5,6-dihydro-[1,2,4]triazolo[4,3-a]pyrazin-7(8H)-yl]-1-(2,4,5-trifluorophenyl)but-2-en-2-amine | 767340-03-4 | sc-206586 | 5 mg | $330.00 | ||
Il composto (2Z)-4-Oxo-4-[3-(trifluorometil)-5,6-diidro-[1,2,4]triazolo[4,3-a]pirazin-7(8H)-il]-1-(2,4,5-trifluorofenil)but-2-en-2-ammina mostra notevoli interazioni con il CD26, caratterizzate dalla capacità di formare interazioni π-π stacking ed elettrostatiche stabili. Queste interazioni modulano il paesaggio conformazionale dell'enzima, influenzando la sua efficienza catalitica. I gruppi trifluorometile e trifluorofenile aumentano le proprietà di sottrazione di elettroni, influenzando la reattività e la selettività nei processi enzimatici. | ||||||
Evogliptin | 1222102-29-5 | sc-507284 | 5 mg | $1060.00 | ||
L'evogliptin è un inibitore della DPP-4 che agisce prolungando l'attività degli ormoni incretinici. | ||||||
Trelagliptin | 865759-25-7 | sc-507285 | 5 mg | $405.00 | ||
La trelagliptina è un inibitore del CD26 che contribuisce ad aumentare i livelli di GLP-1 e GIP, migliorando la regolazione del glucosio. | ||||||
Saroglitazar | 495399-09-2 | sc-473154 | 2.5 mg | $430.00 | ||
Il saroglitazar è un doppio agonista PPAR (recettore attivato dal perossisoma proliferatore) e inibitore del CD26. Viene utilizzato per le dislipidemie e può avere anche potenziali benefici nella gestione del diabete di tipo 2. | ||||||
Sitagliptin | 486460-32-6 | sc-482298 sc-482298A sc-482298B | 25 mg 100 mg 1 g | $209.00 $464.00 $719.00 | 10 | |
La sitagliptina, in quanto modulatore del CD26, si impegna in interazioni idrofobiche e legami idrogeno unici che alterano significativamente la dinamica del sito attivo dell'enzima. Le sue caratteristiche strutturali promuovono specifici cambiamenti conformazionali, aumentando l'affinità con il substrato e influenzando la cinetica di reazione. La presenza di gruppi che sottraggono elettroni contribuisce al suo profilo di reattività, consentendo interazioni selettive che possono mettere a punto i percorsi enzimatici e influenzare i meccanismi di segnalazione a valle. |