Date published: 2025-9-11

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Vmn2r109 Inibitori

I comuni inibitori di Vmn2r109 includono, ma non sono limitati a, il Gefitinib CAS 184475-35-2, LY 294002 CAS 154447-36-6, SB 203580 CAS 152121-47-6, Rapamicina CAS 53123-88-9 e U-0126 CAS 109511-58-2.

Gli inibitori di Vmn2r109 appartengono a una classe di agenti chimici specificamente progettati per interagire con il recettore Vmn2r109, che è uno dei numerosi recettori vomeronasali di tipo 2 (V2R) presenti nel sistema olfattivo di alcuni mammiferi. Questi recettori fanno parte del sistema di rilevamento dei feromoni che contribuisce a una serie di comportamenti sociali e riproduttivi. Vmn2r109, come altri recettori della sua famiglia, è un recettore accoppiato a proteine G (GPCR) che, al legame con il suo ligando specifico, subisce un cambiamento conformazionale che innesca una cascata di segnalazione intracellulare. La complessità di questa via di segnalazione coinvolge vari processi biochimici che, in ultima analisi, influenzano la risposta della cellula agli stimoli esterni. Gli inibitori di Vmn2r109 sono molecole che si legano al recettore, bloccando la sua interazione con il ligando naturale, impedendo così il tipico cambiamento conformazionale del recettore e la conseguente segnalazione.

Dal punto di vista chimico, gli inibitori di Vmn2r109 sono diversi, con strutture studiate per adattarsi al sito di legame del recettore Vmn2r109 con elevata specificità. La loro progettazione si basa sull'architettura molecolare del recettore, determinata attraverso tecniche come la cristallografia a raggi X o la microscopia crioelettronica. Queste conoscenze strutturali consentono ai chimici di creare inibitori non solo potenti ma anche selettivi, riducendo al minimo l'interazione con altri tipi di V2R o GPCR non correlati. Gli inibitori possono variare notevolmente in termini di dimensioni, forma e gruppi funzionali, che possono includere una serie di società idrofobiche, aromatiche e talvolta polari, posizionate strategicamente per interagire con i residui corrispondenti all'interno della tasca di legame del recettore. Queste interazioni possono comportare legami a idrogeno, interazioni idrofobiche e forze di van der Waals, che contribuiscono all'affinità e alla specificità degli inibitori per il recettore Vmn2r109. Inoltre, le proprietà fisico-chimiche di questi inibitori, come la solubilità e la stabilità, sono ottimizzate per migliorare la loro interazione con il recettore, pur mantenendo adeguate proprietà farmacocinetiche.

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