Date published: 2025-9-11

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TM9SF2 Inibitori

Gli inibitori comuni di TM9SF2 includono, ma non solo, Brefeldin A CAS 20350-15-6, Monensin A CAS 17090-79-8, Nocodazole CAS 31430-18-9, Dynamin Inhibitor I, Dynasore CAS 304448-55-3 ed Eeyarestatin I CAS 412960-54-4.

Gli inibitori di TM9SF2 sono una classe di composti chimici progettati per colpire e inibire l'attività della proteina TM9SF2, un membro della superfamiglia transmembrana 9 coinvolta nel trasporto cellulare e in altre importanti funzioni biologiche. Questi inibitori agiscono tipicamente legandosi a regioni chiave della proteina TM9SF2, come il sito attivo o domini funzionali critici, dove bloccano la sua interazione con substrati naturali o altri partner molecolari. Occupando questi siti di legame, gli inibitori di TM9SF2 impediscono alla proteina di facilitare i suoi normali ruoli nei processi cellulari, come il trasporto intracellulare, il traffico di vescicole o la segnalazione associata alla membrana. Oltre all'inibizione diretta del sito attivo, alcuni inibitori di TM9SF2 possono legarsi a siti allosterici, che sono situati lontano dalla regione attiva ma possono indurre cambiamenti conformazionali che riducono o bloccano l'attività della proteina. Il legame di questi inibitori è stabilizzato da interazioni non covalenti, tra cui legami idrogeno, forze di van der Waals, contatti idrofobici e interazioni elettrostatiche, che assicurano un'inibizione forte ed efficace.Strutturalmente, gli inibitori di TM9SF2 sono diversi, con un design che incorpora una varietà di strutture molecolari che consentono interazioni specifiche e precise con la proteina TM9SF2. Questi inibitori spesso includono gruppi funzionali come gruppi idrossilici, amminici o carbossilici che facilitano il legame idrogeno e le interazioni ioniche con i residui aminoacidici all'interno delle tasche di legame della proteina. Inoltre, gli anelli aromatici e le strutture eterocicliche sono caratteristiche comuni negli inibitori di TM9SF2, che migliorano le interazioni idrofobiche con le regioni non polari della proteina e contribuiscono alla stabilità del complesso inibitore-proteina. Le proprietà fisico-chimiche degli inibitori di TM9SF2, come il peso molecolare, la solubilità, la lipofilia e la polarità, sono accuratamente ottimizzate per garantire l'efficacia degli inibitori in diversi ambienti biologici. Le regioni idrofobiche all'interno degli inibitori li aiutano a interagire con le aree non polari della proteina TM9SF2, mentre i gruppi funzionali polari consentono interazioni con i residui polari, creando un equilibrio che assicura un'inibizione robusta e selettiva dell'attività di TM9SF2 in varie condizioni cellulari.

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