Gli inibitori di SSXA1 comprendono un gruppo di entità chimiche studiate per agganciarsi selettivamente all'enzima SSXA1. L'interazione tra questi inibitori e l'enzima è un processo finemente regolato, in cui le molecole sono progettate per legarsi alle aree critiche della struttura dell'enzima, come il sito attivo. Questo legame ha lo scopo di modulare l'attività dell'enzima inducendo cambiamenti conformazionali o ostacolando la capacità dell'enzima di legarsi ai suoi substrati naturali. La creazione di tali inibitori richiede una sofisticata comprensione della configurazione tridimensionale dell'enzima, spesso determinata attraverso tecniche scientifiche avanzate, tra cui, ma non solo, la cristallografia a raggi X e le simulazioni computazionali. L'obiettivo è ottenere un alto grado di specificità per garantire un'interazione minima con altre proteine ed enzimi all'interno del sistema biologico.
La sintesi e il perfezionamento degli inibitori di SSXA1 è un compito complesso che integra elementi di sintesi organica, chimica biofisica e biologia strutturale. Inizia con un'indagine approfondita della funzionalità dell'enzima e della sua partecipazione ai processi cellulari. Le fasi successive prevedono la progettazione e la sintesi di molecole in grado di interagire efficacemente con l'enzima. Questi inibitori possono presentare un ampio spettro di strutture chimiche, da composti organici relativamente semplici a configurazioni più elaborate e consistenti. L'identità chimica di questi inibitori è caratterizzata dalla loro affinità per l'enzima, che è una conseguenza diretta delle forze intermolecolari in gioco, come le interazioni elettrostatiche, il legame idrogeno e i contatti idrofobici. La potenza di un inibitore dipende in larga misura dalla sua capacità di competere con i substrati naturali dell'enzima e la sua efficacia è ulteriormente influenzata dalla sua stabilità biochimica e dalla compatibilità con l'ambiente biologico. Il processo di progettazione valuta meticolosamente questi composti per garantire un'interazione ottimale con l'enzima SSXA1.
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Schermo:
| Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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Chelerythrine | 34316-15-9 | sc-507380 | 100 mg | $540.00 | ||
Potente inibitore della proteina chinasi C (PKC), la chelerythrina diminuirebbe l'attività di SSXA1 se è regolata dalla fosforilazione mediata da PKC, bloccando l'attività di quest'ultima. | ||||||
Gefitinib | 184475-35-2 | sc-202166 sc-202166A sc-202166B sc-202166C | 100 mg 250 mg 1 g 5 g | $62.00 $112.00 $214.00 $342.00 | 74 | |
L'inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), Gefitinib, potrebbe downregolare l'attività di SSXA1 se la funzione di SSXA1 è influenzata dalle vie di segnalazione di EGFR. | ||||||