Queste sostanze chimiche rappresentano una serie di meccanismi che potrebbero influenzare indirettamente l'attività della SHOX2, principalmente attraverso la modulazione dell'espressione genica, delle vie di segnalazione cellulare e delle modifiche epigenetiche. La classe di sostanze chimiche provvisoriamente denominata inibitori della SHOX2 comprende in gran parte composti che interagiscono con le vie cellulari e i processi legati alla regolazione dell'espressione genica, alla differenziazione cellulare e allo sviluppo. Poiché SHOX2 è un fattore di trascrizione, l'inibizione diretta non è semplice, quindi l'attenzione si concentra sui metodi indiretti di modulazione.
Composti come gli inibitori della DNA metiltransferasi (ad es. 5-azacitidina, decitabina) e gli inibitori dell'istone deacetilasi (ad es. Vorinostat, tricostatina A, acido valproico) possono alterare il paesaggio epigenetico, influenzando potenzialmente l'espressione di SHOX2. Altri, come l'acido retinoico, influenzano le vie di differenziazione cellulare, che potrebbero influire indirettamente sul ruolo di SHOX2. Inoltre, gli inibitori che mirano a varie vie di segnalazione, come Wnt (cloruro di litio, Wnt-C59), mTOR (rapamicina), MEK/ERK (PD98059), p38 MAPK (SB203580) e PI3K (LY294002), rappresentano una strategia per modulare gli ambienti e i processi cellulari in cui SHOX2 svolge un ruolo.
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