Date published: 2025-9-6

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ClpP Inibitori

I comuni inibitori di ClpP includono, a titolo esemplificativo, MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] CAS 133407-82-6, Sodium 2,6-dichloroindophenolate CAS 620-45-1 e Piperlongumine CAS 20069-09-4.

Gli inibitori della ClpP rappresentano un gruppo eterogeneo di entità chimiche progettate per modulare l'attività della proteasi ClpP. Questa proteasi svolge un ruolo fondamentale nel controllo di qualità e nella degradazione delle proteine, sia nei batteri che nei mitocondri umani. L'inibizione della ClpP ha ottenuto un'attenzione significativa nel campo dello sviluppo di farmaci antibatterici a causa del ruolo critico dell'enzima nella sopravvivenza e nella patogenicità dei batteri. Inoltre, la modulazione dell'attività di ClpP nelle cellule umane è in fase di esplorazione per la promessa di una terapia del cancro. Gli inibitori sopra elencati comprendono prodotti naturali, peptidi sintetici e piccole molecole, ognuno dei quali impiega un meccanismo unico per modulare l'attività di ClpP. Ad esempio, l'ecumicina e la ciclomarina A sono prodotti naturali che si legano selettivamente alla ClpP, interrompendo la sua normale funzione proteolitica. Questa interruzione è fondamentale per inibire la crescita batterica, in particolare nei ceppi resistenti agli antibiotici convenzionali. Analogamente, la lassomicina, un inibitore peptidico, si lega alla ClpP, impedendole di degradare le proteine mal ripiegate o non necessarie, essenziali per il mantenimento delle cellule batteriche.

L'ADEP4 (acildepsipeptide 4) rappresenta un approccio nuovo, in quanto attiva la ClpP in modo sregolato, portando alla degradazione indiscriminata delle proteine e causando, in ultima analisi, la morte delle cellule batteriche. Anche gli inibitori del proteasoma, come MG132 e MG101, mostrano la capacità di modulare l'attività di ClpP. Questi composti, sebbene inizialmente sviluppati per colpire il proteasoma nelle cellule eucariotiche, hanno mostrato effetti sulla ClpP batterica, suggerendo un'applicazione più ampia nell'alterazione dell'omeostasi proteica. Il peptide vinil-solfone e i β-lattoni offrono un'altra strategia di inibizione modificando covalentemente il sito attivo della ClpP. Questa inibizione irreversibile è significativa perché garantisce un'inattivazione prolungata della proteasi.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO]

133407-82-6sc-201270
sc-201270A
sc-201270B
5 mg
25 mg
100 mg
$56.00
$260.00
$980.00
163
(3)

Un inibitore del proteasoma che agisce anche su ClpP, influenzando potenzialmente la degradazione della proteina.

Piperlongumine

20069-09-4sc-364128
10 mg
$107.00
(1)

Un alcaloide che, oltre ai suoi bersagli primari, può esercitare effetti inibitori sulla ClpP.