Date published: 2025-9-7

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CD8α Attivatori

I comuni attivatori di CD8-α includono, ma non solo, PGE2 CAS 363-24-6, LTB4 (Leucotriene B4) CAS 71160-24-2, Ionomicina CAS 56092-82-1, Colecalciferolo CAS 67-97-0 e PMA CAS 16561-29-8.

Il CD8α, o CD8 alfa, è una proteina che si trova prevalentemente sulla superficie delle cellule immunitarie, in particolare un sottogruppo di cellule T noto come linfociti T citotossici. Il ruolo del CD8α è quello di agire come co-recettore accanto al recettore delle cellule T nel riconoscere gli antigeni presentati dalle molecole del Complesso maggiore di istocompatibilità di classe I sulla superficie di cellule infette o disfunzionali. Questa interazione è essenziale per l'attivazione dei linfociti T citotossici, che successivamente possono portare all'uccisione mirata di cellule considerate una minaccia, come le cellule infettate da virus o le cellule tumorali. La presenza di CD8α è quindi una componente critica della capacità del sistema immunitario di mantenere la sorveglianza contro gli agenti patogeni e le anomalie cellulari. La regolazione dell'espressione di CD8α è un processo finemente regolato, influenzato da una serie di segnali interni al sistema immunitario, che garantisce l'espressione di CD8α al momento e nel luogo giusto, consentendo una risposta immunitaria efficace.

Sono state identificate diverse sostanze chimiche specifiche che possono potenzialmente indurre l'espressione di CD8α, fungendo da attivatori nel contesto immunologico. Questi attivatori comprendono un'ampia gamma di composti, tra cui molecole naturalmente presenti nell'organismo e composti sintetici. Ad esempio, la prostaglandina E2, un composto lipidico con attività ormonale, è nota per le sue ampie funzioni regolatrici dell'immunità, che possono includere la regolazione dell'espressione di proteine come il CD8α. Allo stesso modo, composti sintetici come il Poly I:C, un mimico del materiale genetico virale, possono attivare le risposte immunitarie, portando potenzialmente a un aumento dell'espressione di CD8α come parte della simulazione da parte dell'organismo di un meccanismo di difesa virale. È stato dimostrato che altri composti, come i beta-glucani, presenti nelle pareti cellulari di batteri e funghi, e vari integratori alimentari come la vitamina D3 e il gluconato di zinco, influenzano il sistema immunitario, anche attraverso la modulazione delle proteine di superficie delle cellule immunitarie. È importante notare che mentre questi composti sono riconosciuti per il loro ruolo nel contesto più ampio della funzione immunitaria, le vie precise attraverso le quali influenzano l'espressione dei CD8α sono complesse e sono oggetto di indagini scientifiche in corso.

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