Date published: 2025-9-11

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VWA3B Inibitori

I comuni inibitori di VWA3B includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il taxolo CAS 33069-62-4, la (±)-lebbistatina CAS 674289-55-5, il cloridrato di ML-7 CAS 110448-33-4, Y-27632, base libera CAS 146986-50-7 e la citochalasina D CAS 22144-77-0.

Gli inibitori chimici di VWA3B funzionano interrompendo le strutture e i processi cellulari essenziali per il ruolo della proteina nell'adesione cellulare e nell'organizzazione citoscheletrica. Il paclitaxel, ad esempio, stabilizza i microtubuli, impedendo il loro disassemblaggio e interferendo di conseguenza con il processo di divisione cellulare, che può portare all'inibizione funzionale di VWA3B. Analogamente, la vinblastina e la colchicina hanno come bersaglio la tubulina per inibire la polimerizzazione dei microtubuli, mentre il nocodazolo disassembla i microtubuli, contribuendo all'interruzione dell'integrità strutturale necessaria per l'attività di VWA3B. La citocalasina D e la latrunculina A esercitano i loro effetti sul citoscheletro dell'actina; la citocalasina D inibisce la formazione dei filamenti di actina e la latrunculina A impedisce la polimerizzazione dell'actina, portando entrambe a rotture che possono inibire il VWA3B. La Swinholide A recide e depolimerizza i filamenti di actina, contribuendo ulteriormente alla compromissione della struttura dell'actina, cruciale per la funzione di VWA3B.

Oltre alle sostanze chimiche che colpiscono direttamente i filamenti citoscheletrici, altri inibitori interferiscono con le vie di regolazione del citoscheletro. La blebbistatina e l'ML-7 ostacolano le funzioni della miosina II e della chinasi della catena leggera della miosina, rispettivamente. In questo modo, impediscono la contrattilità e la motilità cellulare, che sono associate al ruolo di VWA3B nell'adesione cellulare. Y-27632 inibisce specificamente la proteina chinasi associata a Rho (ROCK), che è fondamentale nell'organizzazione dell'actina, influenzando così la funzionalità di VWA3B, alterando la forma della cellula e gli assetti citoscheletrici. La jasplakinolide, invece, stabilizza i filamenti di actina e, impedendo il loro normale turnover, può anche interrompere i processi di adesione cellulare che coinvolgono VWA3B. Il Withaferin A ha come bersaglio la vimentina, un componente chiave della rete di filamenti intermedi, e il suo effetto di depolimerizzazione può portare a rotture del citoscheletro, inibendo indirettamente la funzione di VWA3B. Ciascuna di queste sostanze chimiche, attraverso le loro azioni distinte sui componenti strutturali delle cellule o sui meccanismi di regolazione, può contribuire all'inibizione di VWA3B, dimostrando la complessità dei sistemi cellulari e la natura sfaccettata della regolazione della funzione delle proteine.

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