Date published: 2025-9-11

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UBE2E3 Inibitori

Gli inibitori comuni di UBE2E3 includono, ma non solo, la 5-azacitidina CAS 320-67-2, la tricostatina A CAS 58880-19-6, l'acido valproico CAS 99-66-1, l'acido suberoilanilide idrossamico CAS 149647-78-9 e la mitramicina A CAS 18378-89-7.

Gli inibitori di UBE2E3 sono una classe di composti chimici che mirano specificamente a inibire l'attività enzimatica di UBE2E3, un membro della famiglia di enzimi coniugatori di ubiquitina E2. Gli enzimi coniugatori di ubiquitina (E2) svolgono un ruolo cruciale nel sistema ubiquitina-proteasoma, un percorso chiave nei processi cellulari che regolano la degradazione delle proteine. L'UBE2E3, come altri enzimi E2, è responsabile del trasferimento dell'ubiquitina alle proteine bersaglio, un passaggio fondamentale per marcare tali proteine per la degradazione da parte del proteasoma. L'inibizione di UBE2E3 interrompe questo processo di ubiquitinazione, impedendo alle proteine di essere correttamente marcate con l'ubiquitina e influenzando così l'omeostasi proteica complessiva all'interno della cellula. Questa interruzione può avere implicazioni significative per i processi cellulari che dipendono da una precisa degradazione delle proteine, come la regolazione del ciclo cellulare, la riparazione del DNA e la risposta allo stress.Chimicamente, gli inibitori di UBE2E3 sono progettati per interferire con il sito attivo dell'enzima, spesso legandosi a residui chiave coinvolti nella catalisi del trasferimento dell'ubiquitina. Questi inibitori possono colpire specifiche caratteristiche strutturali dell'UBE2E3, come la superficie di legame dell'ubiquitina o le regioni coinvolte nell'interazione con le E3 ligasi, responsabili del trasferimento dell'ubiquitina dall'enzima E2 alle proteine substrato. Bloccando queste interazioni, gli inibitori di UBE2E3 possono portare all'accumulo di proteine che normalmente verrebbero degradate, causando potenzialmente alterazioni nelle vie di segnalazione cellulare, nelle interazioni proteiche e in altre funzioni vitali. Lo sviluppo di inibitori di UBE2E3 è di notevole interesse per comprendere il ruolo più ampio degli enzimi che coniugano l'ubiquitina nella regolazione cellulare e nel turnover proteico, nonché il loro impatto sulla proteostasi in diversi contesti cellulari.

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