Date published: 2025-9-13

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TID-1 L Inibitori

I comuni inibitori della TID-1 L includono, ma non solo, la tricostatina A CAS 58880-19-6, la 5-azacitidina CAS 320-67-2, l'acido retinoico, tutti i trans CAS 302-79-4, la rapamicina CAS 53123-88-9 e l'MG-132 [Z-Leu- Leu-Leu-CHO] CAS 133407-82-6.

Gli inibitori di TID-1 L sono una classe di composti chimici specificamente progettati per indirizzare e inibire l'attività della proteina TID-1 L, un membro della famiglia TID (TGF-beta-indotta) che svolge un ruolo in vari processi cellulari, tra cui la trasduzione del segnale e la risposta allo stress. Questi inibitori funzionano principalmente legandosi a regioni chiave della proteina TID-1 L, come il suo sito attivo o altri domini funzionali critici che facilitano le interazioni con altre proteine e le vie di segnalazione. Occupando questi siti essenziali, gli inibitori di TID-1 L bloccano efficacemente la capacità della proteina di partecipare alle normali funzioni biologiche, come la modulazione delle risposte cellulari allo stress o alle segnalazioni. Alcuni di questi inibitori possono anche agire attraverso meccanismi allosterici, per cui si legano a regioni lontane dal sito attivo, inducendo cambiamenti conformazionali che ostacolano l'attività della proteina. Le interazioni tra gli inibitori di TID-1 L e la proteina sono stabilizzate da una serie di forze non covalenti, tra cui legami idrogeno, interazioni idrofobiche, forze di van der Waals e interazioni ioniche, che assicurano che gli inibitori rimangano legati in modo stabile e interrompano efficacemente le funzioni della proteina. Questi inibitori spesso incorporano gruppi funzionali come gruppi idrossilici, carbossilici o amminici, che facilitano il legame idrogeno e le interazioni ioniche con i residui chiave all'interno delle tasche di legame della proteina. Molti inibitori di TID-1 L presentano anche anelli aromatici o strutture eterocicliche che migliorano le interazioni idrofobiche con le regioni non polari della proteina, contribuendo alla stabilità e all'efficacia del complesso inibitore-proteina. Le proprietà fisico-chimiche di questi inibitori, tra cui il peso molecolare, la solubilità, la lipofilia e la polarità, sono accuratamente ottimizzate per garantire un legame efficace e la stabilità in una varietà di ambienti biologici. Questo equilibrio tra regioni idrofile e idrofobiche consente agli inibitori di TID-1 L di agganciare sia le aree polari che quelle non polari della proteina, garantendo un'inibizione robusta ed efficace dell'attività di TID-1 L in diversi contesti cellulari.

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