Date published: 2025-9-12

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Svs5 Inibitori

I comuni inibitori di Svs5 includono, ma non solo, la rapamicina CAS 53123-88-9, la wortmannina CAS 19545-26-7, il LY 294002 CAS 154447-36-6, il PD 98059 CAS 167869-21-8 e l'U-0126 CAS 109511-58-2.

Gli inibitori di Svs5 appartengono a una classe di composti chimici specificamente progettati per interagire e inibire l'attività di un particolare enzima o proteina denominato Svs5. La denominazione Svs5 corrisponde tipicamente a una nomenclatura specifica utilizzata per identificare questo bersaglio all'interno di un contesto biochimico o molecolare più ampio, che può essere parte integrante di un particolare percorso biochimico o processo cellulare. Questi inibitori sono spesso il risultato di sforzi mirati di chimica medicinale, con l'obiettivo di creare molecole in grado di legarsi al sito attivo, o a un sito regolatore, dell'enzima Svs5, modulandone così la funzione. La progettazione di inibitori di Svs5 sfrutta i principi del riconoscimento molecolare, in cui la forma, la superficie elettrostatica e le proprietà idrofobe o idrofile dell'inibitore sono ottimizzate per interagire con le caratteristiche corrispondenti dell'enzima Svs5.

Lo sviluppo di inibitori dell'enzima Svs5 richiede in genere una profonda comprensione della struttura e della funzione dell'enzima Svs5. Ciò può essere ottenuto attraverso varie tecniche come la cristallografia a raggi X, la spettroscopia NMR o la crio-microscopia elettronica, che forniscono una struttura tridimensionale dettagliata dell'enzima. I ricercatori utilizzano queste informazioni strutturali per identificare i potenziali siti di legame e per comprendere il meccanismo d'azione dell'enzima a livello molecolare. I metodi computazionali, come il docking molecolare e lo screening virtuale, svolgono un ruolo cruciale nella simulazione di come i potenziali inibitori potrebbero interagire con l'enzima. Queste tecniche in silico possono valutare rapidamente migliaia di composti, prevedendo la loro affinità e specificità di legame con l'enzima Svs5. Una volta identificati i potenziali inibitori, questi possono essere sintetizzati e testati in vitro per confermarne gli effetti inibitori. Le proprietà chimiche di questi inibitori possono essere ulteriormente perfezionate attraverso processi iterativi di progettazione, sintesi e sperimentazione per migliorarne la potenza e la selettività nei confronti dell'enzima Svs5.

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